Shan State is the source of over 95 percent of opium in Southeast Asia. Over the past three decades, demand for and addiction to opium derivatives has risen dramatically in the region, often with devastating effects for communities throughout Myanmar.
Sin dalla vittoria schiacciante ottenuta dalla Lega Nazionale per la Democrazia (NLD) nel novembre 2015, le discussioni sul futuro politico del Myanmar hanno preso... Read More
A partire dal 2011, la Repubblica dell’Unione del Myanmar ha affrontato un processo di trasformazione politica, economica, e militare. La prima trasformazione è senza... Read More
Cinque anni fa, parallelamente all’avvio della transizione politica in Myanmar, un’esplosione di violenza tra buddisti e musulmani ha travolto lo Stato Rakhine (o Arakan).... Read More
[IT] A distanza di diciotto mesi, RISE ritorna in Myanmar. Lo fa con un numero doppio rispetto alle solite dimensioni della rivista, un riflesso del particolare interesse di ricerca che T.wai nutre per questo Paese del Sud-est asiatico. Avevamo lasciato il Myanmar subito dopo le elezioni del novembre 2015, e…
“Secondo la costituzione del Myanmar del 2008, che prevede che il 25 per cento dei parlamentari siano scelti dall’esercito, alla giunta basta avere l’8 per cento dei seggi per raggiungere il 33 per cento necessario per formare il parlamento. Se la giunta indice le elezioni anche solo nelle zone che controlla ci riuscirà.
Quindi anche se ci sarà solo il 33 per cento dei parlamentari eletti, l’ASEAN è già pronta a salutare il ritorno di un finto governo civile in Birmania; anche Cina, Russia e India sono pronte a riconoscere la validità delle elezioni, quindi per l’opposizione sarà molto più difficile recuperare e vincere, pur controllando la maggioranza del paese”.
Giuseppe Gabusi is Head of T.wai’s Indo-Pacific Program and an Associate Professor of International Political Economy and Political Economy of East Asia at the University of Turin.
Pietro Masina is a non-resident Research Fellow at T.wai and an Associate Professor of International Political Economy, History and Institutions of East Asia at the University of Naples “L'Orientale”.
Giorgio Prodi is the Vice President of the Torino World Affairs Institute and an Associate Professor of Applied Economics at the University of Ferrara.