Indo-Pacific Program
Investigating the players, institutions and narratives driving political and economic dynamics across fast-emerging Asia

Indo-Pacific

Investigating the players, institutions and narratives driving political and economic dynamics across fast-emerging Asia

‘Developmental means for strategic ends’: Japan’s infrastructure diplomacy in Myanmar and the wider Southeast Asia

Indo-Pacific T.notes

The Special Economic Zone of Thilawa epitomizes the essence of Japan’s new ‘infrastructural means for strategic ends’ approach to ODA policy, inaugurated by Abe.

Mar 22, 2021

The end of Myanmar’s semi-democratic experiment? Not yet. Making sense of 1st February

Indo-Pacific T.notes

The Tatmadaw may still be satisfied enough with the semi-democratic regime it created and may want to return to it at some point – just after securing a suitable Commander-in-Chief and fixing some issues it is not entirely happy about.

Mar 12, 2021

Esserci o non esserci? L’ambivalenza della Presidenza Trump verso l’Asia-Pacifico

Indo-Pacific Research & Policy Papers

[IT] Il capitolo scritto da Giuseppe Gabusi (T.wai & Università degli Studi di Torino) per il libro di Alessandro Quarenghi "Trump contro l'ordine internazionale. La politica estera degli Stati Uniti nella transizione contemporanea".

Mar 12, 2021

Grand Continent – 10 febbraio 2021

Indo-Pacific In the media

[IT] Il contributo di Francesco Buscemi sulla crisi in Myanmar per Grand Continent.

Feb 18, 2021

Regionalismo e liberalizzazione commerciale nell’Asia-Pacifico: la Regional Comprehensive Economic Partnership

Indo-Pacific Research & Policy Papers

[IT] È online il nuovo Approfondimento “Regionalismo e liberalizzazione commerciale nell’Asia-Pacifico: la Regional Comprehensive Economic Partnership”, realizzato per l'Osservatorio di Politica Internazionale da T.wai.

Feb 17, 2021
  • Asia Prospects Events

    Indo-Pacific in the Media

    • 9 June 2025

      “Secondo la costituzione del Myanmar del 2008, che prevede che il 25 per cento dei parlamentari siano scelti dall’esercito, alla giunta basta avere l’8 per cento dei seggi per raggiungere il 33 per cento necessario per formare il parlamento. Se la giunta indice le elezioni anche solo nelle zone che controlla ci riuscirà.

      Quindi anche se ci sarà solo il 33 per cento dei parlamentari eletti, l’ASEAN è già pronta a salutare il ritorno di un finto governo civile in Birmania; anche Cina, Russia e India sono pronte a riconoscere la validità delle elezioni, quindi per l’opposizione sarà molto più difficile recuperare e vincere, pur controllando la maggioranza del paese”.

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