[IT] Giuseppe Gabusi (Università degli Studi di Torino) analizza i termini dell'adesione dell’Italia alla Belt and road initiative (Bri) nell'articolo "La Nuova via della seta porta anche in Italia" su Internazionale.
In Phnom Penh, China is regarded as the core economic and strategic partner as Cambodia seeks to diversify its sources of economic growth, modernize, connect its infrastructure, and integrate its economy with the region and the world at large.
Before you can even start to put in place new and effective regional governance mechanisms, you have to first find agreement on a rather fundamental question: what exactly is the region that needs to be governed?
La Thailandia torna al centro. O meglio, considerata la sua posizione geografica, collocata tra Myanmar, Cina, Cambogia, Laos e Malaysia, al centro del Sud-est asiatico la Thailandia è sempre stata. Ma, in seguito al colpo di stato militare del 2014, il Paese aveva subito un certo isolamento da parte dell’Occidente.
“Secondo la costituzione del Myanmar del 2008, che prevede che il 25 per cento dei parlamentari siano scelti dall’esercito, alla giunta basta avere l’8 per cento dei seggi per raggiungere il 33 per cento necessario per formare il parlamento. Se la giunta indice le elezioni anche solo nelle zone che controlla ci riuscirà.
Quindi anche se ci sarà solo il 33 per cento dei parlamentari eletti, l’ASEAN è già pronta a salutare il ritorno di un finto governo civile in Birmania; anche Cina, Russia e India sono pronte a riconoscere la validità delle elezioni, quindi per l’opposizione sarà molto più difficile recuperare e vincere, pur controllando la maggioranza del paese”.
Giuseppe Gabusi is Head of T.wai’s Indo-Pacific Program and an Associate Professor of International Political Economy and Political Economy of East Asia at the University of Turin.
Pietro Masina is a non-resident Research Fellow at T.wai and an Associate Professor of International Political Economy, History and Institutions of East Asia at the University of Naples “L'Orientale”.
Giorgio Prodi is the Vice President of the Torino World Affairs Institute and an Associate Professor of Applied Economics at the University of Ferrara.