[IT] La storia plurimillenaria della Birmania può essere letta come la ricerca costante e ostinata di uno spazio di relativa sicurezza all’interno di un perimetro geopolitico altamente dinamico e competitivo, contrassegnato dalla prossimità di civiltà molto più prospere e dalla presenza di vari rivali di lungo corso che, in più…
[IT] Le Zone Economiche Speciali (ZES) sono da tempo utilizzate dai governi dei Paesi del Sud-Est asiatico nelle strategie nazionali di sviluppo economico. L’istituzione di zone franche doganali, parchi tecnologici e distretti di innovazione permette di attirare gli investimenti diretti esteri, sviluppare cluster manifatturieri, creare nodi infrastrutturali regionali e potenziare…
[IT] L'intervento di Raimondo Neironi (T.wai & Università Cattolica di Milano) sui risultati delle elezioni in Myanmar, all'interno dell'articolo "Myanmar, il nuovo trionfo di Aung San Suu Kyi e una 'transizione per pochi'" scritto per Affaritaliani da Lorenzo Lamperti.
Giuseppe Gabusi (T.wai & University of Turin) is the author of the article "Under pressure: the end of free trade as we know it and the future of the liberal order", published by Quaderni di Scienza politica (Il Mulino).
“Secondo la costituzione del Myanmar del 2008, che prevede che il 25 per cento dei parlamentari siano scelti dall’esercito, alla giunta basta avere l’8 per cento dei seggi per raggiungere il 33 per cento necessario per formare il parlamento. Se la giunta indice le elezioni anche solo nelle zone che controlla ci riuscirà.
Quindi anche se ci sarà solo il 33 per cento dei parlamentari eletti, l’ASEAN è già pronta a salutare il ritorno di un finto governo civile in Birmania; anche Cina, Russia e India sono pronte a riconoscere la validità delle elezioni, quindi per l’opposizione sarà molto più difficile recuperare e vincere, pur controllando la maggioranza del paese”.
Giuseppe Gabusi is Head of T.wai’s Indo-Pacific Program and an Associate Professor of International Political Economy and Political Economy of East Asia at the University of Turin.
Pietro Masina is a non-resident Research Fellow at T.wai and an Associate Professor of International Political Economy, History and Institutions of East Asia at the University of Naples “L'Orientale”.
Giorgio Prodi is the Vice President of the Torino World Affairs Institute and an Associate Professor of Applied Economics at the University of Ferrara.