Con l’ambizione di aiutare a comprendere le molteplici opportunità offerte da un sistema mondiale in rapida trasformazione, questo libro identifica sette vettori del cambiamento che hanno origine in Asia orientale.
[IT] L’articolo di Raimondo Neironi (T.wai & Università di Torino) "Il Myanmar a due anni dal golpe" per il sito del centro Polidemos, dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.
L'intervento di Raimondo Neironi (T.wai & Università di Torino) nella puntata di Asiatica "L'importanza geopolitica delle Filippine" su Radio Radicale.
“Secondo la costituzione del Myanmar del 2008, che prevede che il 25 per cento dei parlamentari siano scelti dall’esercito, alla giunta basta avere l’8 per cento dei seggi per raggiungere il 33 per cento necessario per formare il parlamento. Se la giunta indice le elezioni anche solo nelle zone che controlla ci riuscirà.
Quindi anche se ci sarà solo il 33 per cento dei parlamentari eletti, l’ASEAN è già pronta a salutare il ritorno di un finto governo civile in Birmania; anche Cina, Russia e India sono pronte a riconoscere la validità delle elezioni, quindi per l’opposizione sarà molto più difficile recuperare e vincere, pur controllando la maggioranza del paese”.
Giuseppe Gabusi is Head of T.wai’s Indo-Pacific Program and an Associate Professor of International Political Economy and Political Economy of East Asia at the University of Turin.
Pietro Masina is a non-resident Research Fellow at T.wai and an Associate Professor of International Political Economy, History and Institutions of East Asia at the University of Naples “L'Orientale”.
Giorgio Prodi is the Vice President of the Torino World Affairs Institute and an Associate Professor of Applied Economics at the University of Ferrara.