In Phnom Penh, China is regarded as the core economic and strategic partner as Cambodia seeks to diversify its sources of economic growth, modernize, connect its infrastructure, and integrate its economy with the region and the world at large.
Before you can even start to put in place new and effective regional governance mechanisms, you have to first find agreement on a rather fundamental question: what exactly is the region that needs to be governed?
La Thailandia torna al centro. O meglio, considerata la sua posizione geografica, collocata tra Myanmar, Cina, Cambogia, Laos e Malaysia, al centro del Sud-est asiatico la Thailandia è sempre stata. Ma, in seguito al colpo di stato militare del 2014, il Paese aveva subito un certo isolamento da parte dell’Occidente.
[IT] Gabriele Giovannini (Università degli Studi di Torino) intervistato da Angela Gennaro, nel suo articolo “Vita a rischio del Mekong da cui dipendono le sorti di 60 milioni di persone”, su Il Reportage.
China’s increased ‘soft power’ in terms of economic and cultural relations in Southeast Asia clearly presents a great opportunity for Vietnam while posing new challenges in terms of security, politics and diplomacy.
“Il fatto che viviamo in un’epoca di nazionalismi esasperati porterà ahimè alla moltiplicazione di questi conflitti, come quello tra Thailandia e Cambogia, dovuti all’assenza di una prospettiva più ampia sulla governance internazionale. Uno dei problemi dell’ASEAN è che è sempre stato visto all’interno del sudest asiatico, tra le popolazioni, come un esercizio diplomatico elitario tra governi, che non ha costruito una comunanza di visione e appartenenza alla regione.”
Giuseppe Gabusi is Head of T.wai’s Indo-Pacific Program and an Associate Professor of International Political Economy and Political Economy of East Asia at the University of Turin.
Pietro Masina is a non-resident Research Fellow at T.wai and an Associate Professor of International Political Economy, History and Institutions of East Asia at the University of Naples “L'Orientale”.
Giorgio Prodi is the Vice President of the Torino World Affairs Institute and an Associate Professor of Applied Economics at the University of Ferrara.