[IT] Il 3 novembre 2010 eminenti sinologi e studiosi italiani e stranieri si diedero appuntamento alla Facoltà di Studi orientali dell’Università di Roma “La Sapienza” per un convegno dal titolo Dentro il “modello Cina” – Quadro politico e sviluppo economico. Gli interventi al convegno sono raccolti in questo interessante volume, assai ben curato da Marina Miranda, professore associato di Storia della Cina contemporanea a “La Sapienza”, e da Alessandra Spalletta, coordinatrice del portale “AgiChina24”.
[IT] ThinkInChina, questo mese, affronta insieme ad Erik Ringmar, professore di relazioni internazionali alla Jiaotong University, il tema della memoria dell’imperialismo europeo in Cina, uno degli elementi chiave per comprendere l’identità della Cina contemporanea.
[IT] Sin dall’inizio di questa crisi economica, dalla quale l’Occidente pare non riuscire a risollevarsi, un massiccio intervento economico in Europa da parte della Cina è stato visto con un misto di timore e speranza. Timore per il rischio di una possibile “invasione” straniera e speranza per gli effetti curativi che i capitali cinesi potrebbero produrre nelle economie europee.
[IT] A ben guardare, la nascita e l’affermazione politica su scala internazionale dell’acronimo Brics rappresentano un segno del dominio della finanza globale. La storia è conosciuta. Nel 2001, un banchiere di Goldman Sachs conia il termine Brics per segnalare ai propri clienti quattro grandi paesi emergenti che presentano le migliori opportunità di investimento del XXI secolo, in quanto registrano una crescita continua e promettente: Brasile, Russia, India e Cina.
[IT] Mentre l’Unione europea fatica a voltare pagina dopo un biennio di agonia finanziaria e Bruxelles si prodiga in uno sfacciato corteggiamento dei capitali cinesi, una partita importante per il futuro del commercio globale – e non solo – si sta giocando, sotto traccia, nella regione dell’Asia Pacifico.