[IT] Il 2010 è stato probabilmente l’anno peggiore per la diplomazia cinese dal 1989. I rapporti con tre partner cruciali – Unione Europea, Giappone e Corea del Sud – sono peggiorati a causa di una serie di crisi non ancora del tutto risolte, mentre quelli con gli Stati Uniti rimangono ambivalenti, complicati strutturalmente dagli squilibri del sistema economico internazionale e dalla progressiva riconfigurazione dell’equilibrio geopolitico nel Pacifico occidentale.
[IT] Nell’ultimo appuntamento di ThinkINChina due docenti dell’Università del Popolo di Pechino – Chen Xiaohe e Chris Colley – hanno discusso di un tema cruciale per la futura stabilità dell’Asia: i rapporti tra Cina e Pakistan nella geopolitica dell’Asia meridionale.
[IT] Mentre l’attenzione dei media italiani è ancora puntata sulla fine delle celebrazioni per il quattrocentesimo anniversario della morte di Matteo Ricci e sull’inizio di quelle per l’Anno della Cultura Cinese, in uno dei campi dell’eccellenza manifatturiera nostrana – i cavi a fibre ottiche – Italia e Cina si stanno contendendo il ruolo di leader globale. La posta in gioco è il controllo dell’olandese Draka, per il quale l’italiana Prysmian – la vecchia Pirelli cavi – punta a prevalere sulla rivale cinese Xinmao Group.
[IT] Il percorso economico cinese è stato da alcuni definito il frutto di una “riforma senza perdenti”, perché per anni la coesistenza dell’economia pianificata e degli incentivi di mercato ha dispiegato nuove opportunità di profitto senza smantellare l’apparato burocratico statale, e i correlati privilegi di potere e di accesso alle risorse. Un libro come China Blues (tradotto dal francese) ci racconta invece l’altra faccia della medaglia, quella del variegato mondo sociale di coloro che non hanno voluto, potuto o saputo approfittare della rinascita capitalistica cinese guidata dal partito unico.
[IT] L’autunno del 2010 sarà forse ricordato come una nuova primavera nelle relazioni tra Italia e Cina. In un contesto politico internazionale che ha visto Pechino sulla difensiva per gran parte dell’anno, l’ottimo stato dei rapporti con Roma costituisce una visibile eccezione, che è di notevole valore per la diplomazia cinese.