Giuseppe Gabusi

Head of Program

Giuseppe Gabusi is Head of T.wai’s Asia Prospects Program and an Assistant Professor of International Political Economy and Political Economy of East Asia at the University of Torino.

Area of Expertise

  • International political economy
  • South-East Asia
  • Contemporary Myanmar

Latest content

[IT] Mentre il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti rimane elevato, si avvicinano le elezioni di metà mandato, e l’amministrazione americana, con l’obiettivo almeno di arginare la prevedibile sconfitta dei democratici, cerca di rispondere alla pressioni protezionistiche del Congresso adottando misure contro alcune pratiche commerciali cinesi, giudicate scorrette.

Nov 15, 2010

[IT] La questione della (mancata) rivalutazione dello yuan ha dominato anche il vertice Asia-Europe Meeting (Asem) e quello Ue-Cina che si sono tenuti a inizio mese a Bruxelles. Ma è stato un nulla di fatto: Pechino è rimasta tetragona alle richieste europee di rivalutare la sua moneta, al punto che la prevista conferenza stampa al termine dell’incontro è stata cancellata. L’esito dell’incontro conferma le difficoltà che incontra l’Unione a ottenere dai cinesi risposte positive e concrete alle proprie istanze (e viceversa). Più in generale, il rapporto con la Cina è divenuto cruciale per la difesa degli interessi dell’Unione e per la legittimazione delle sue ambizioni globali. Sembra esserne consapevole l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue Catherine Ashton che, non a caso, ha nominato il tedesco Markus Ederer capo della delegazione Ue a Pechino.

Nov 15, 2010

[IT] Realtà oltremodo complessa e poco conosciuta, la Cina contemporanea non si presta a facili sintesi. Guido Samarani, sinologo dell'Università Ca' Foscari di Venezia, mostra invece con questo volume come sia possibile offrire, in 142 pagine, un efficace quadro d‟insieme degli eventi essenziali che hanno caratterizzato la storia cinese nel primo decennio del XXI secolo, e che ne condizioneranno verosimilmente gli sviluppi futuri, rifuggendo “da due possibili interpretazioni estreme ed unilaterali: la prima, lasciarsi eccessivamente attrarre dall'impressione di una Cina solidalmente unita, tetragona e inevitabilmente «moderna», […]; la seconda, attendere la «fine» più volte annunciata […] del sistema”.

Oct 18, 2010

[IT] Il 17 luglio il Consiglio Legislativo (Legislative Council – LegCo) della Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong (il nome ufficiale dell'ex colonia britannica dopo il passaggio alla sovranità cinese nel 1997) ha introdotto per la prima volta una legge sul salario minimo, ponendo fine a un dibattito interno che durava da anni. L‟economia di Hong Kong è infatti basata su uno spinto laissez-faire. In realtà già nel 1932 era stato concesso al governatore della colonia il diritto volontario a stabilire un salario minimo ma questo diritto non venne mai esercitato.

Oct 18, 2010

[IT] Gli automobilisti europei, alle prese con l'intasamento del traffico sulle strade delle vacanze estive, potrebbero aver tratto un qualche conforto dalla notizia che sulla National Expressway 110, che da Pechino si dirige verso la Mongolia Interna, si è formata, a cavallo di ferragosto, una coda di più di 100 km. Secondo le stime delle autorità, per smaltire la coda, dovuta a un cantiere stradale, sarebbe stato necessario attendere qualche settimana, ma in realtà l'ingorgo è durato (misteriosamente) per “soli” nove giorni. L‟autostrada 110 (a differenza delle principali rotte di traffico stradale) non è a pagamento, quindi la mancanza di un pedaggio può essere stata una concausa della straordinaria concentrazione di veicoli.

Oct 18, 2010

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