[IT] A febbraio 2021 i generali del Myanmar hanno messo fine al loro esperimento di democrazia elettorale e hanno organizzato un colpo di stato contro il governo civile che era stato rieletto solo qualche mese prima. Da allora, la violenza ha inghiottito un paese che era già il teatro della più lunga guerra civile in corso tra movimenti ribelli etnonazionali – noti come organizzazioni armate etniche (in inglese, Ethnic Armed Organizations, EAO) – e l’esercito di uno stato etnocratico, il Tatmadaw.
[IT] Il 1° febbraio 2021 i generali birmani sono tornati al governo del Myanmar con un colpo di mano, quasi dieci anni dopo aver abbandonato, almeno in apparenza, il timone che reggevano ininterrottamente dal 1962. Nel 2010, infatti, si tennero le prime elezioni dal 1990, ma a differenza di quanto avvenne trent’anni prima, in questo secondo caso un governo civile prese effettivamente la guida del paese. Per quanto incoraggianti, le elezioni del 2010 e il successivo insediamento del governo di Thein Sein non scaldarono più di tanto i cuori di coloro che desideravano una democratizzazione profonda del Myanmar.
Since the end of the Cold War, peacebuilding has emerged as a widespread practice within the international community.
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We will undoubtedly remember 2020 as the year of the global pandemic, the ‘state of exception’ and the restrictions we had to face to... Read More