[IT] Indubbiamente il 2020 verrà ricordato come l’anno della pandemia globale, dei confinamenti e dello “stato di eccezione”. L’anno che sta per concludersi, però, è stato caratterizzato anche da importanti eventi politici, in primis le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d’America. Ed è proprio dagli Stati Uniti che parte questo…
A functioning and inclusive political settlement rather than institutional capacity narrowly conceived is necessary for building legitimacy across society for any new ‘post-conflict’ dispensation.
[IT] Fabio Armao (T.wai & Università degli Studi di Torino) nell'articolo "Democrazia, diritto alla vita e potere di morte. Quel che hanno in comune il caso Regeni e la pandemia", scritto per MicroMega.
Ebola created mental barriers between contaminated and ‘clean’ regions that raised national security concerns. These barriers stripped people of their identity – they became viruses themselves – and of their social ties, keeping families and communities apart.
Behind well-established and fixed peacebuilding ‘models’ there always lies the danger of normativity and of a lack of flexibility. Rather than a model, it seems much more promising to foreground a frame within which to design more reflexive, adaptative and respectful peacebuilding strategies.
“Nel conflitto russo-ucraino si è visto che la Russia usa un sistema logistico ancora molto labour-intensive. L’Ucraina è in qualche modo riuscita ad adeguarsi a standard della Nato che sono molto più capital-intensive: laddove i trasporti sono standardizzati, i pezzi di artiglieria sono autocaricanti. Oggi serve effettivamente meno gente per fare la guerra.”