[IT] Il secondo anno di attività di RISE inizia con un fascicolo dedicato all'Indonesia, l’ottava economia mondiale, nonché il quarto Paese più popoloso al mondo, con 260 milioni di abitanti. Nota al grande pubblico soprattutto per essere la principale democrazia islamica, l’Indonesia sta attraversando, con le elezioni del governatore di…
[IT] RISE/4 affronta il rapporto tra potere e risorse naturali nel Sud-est asiatico, e lo fa con una prospettiva “dal basso”. Le analisi della gestione internazionale delle acque del Mekong, delle risorse della pesca nel Mar Cinese Meridionale, del mercato dei rubini in Myanmar e del modello di sviluppo della…
[IT] RISE/3 è dedicato al Vietnam a trent’anni dal lancio del doi moi, il programma di rinnovamento economico. Quali sono le luci e le ombre del Vietnam riformista? Questo numero si sofferma sulla tensione tra le città e le campagne, sulla nuova precarietà del lavoro, e sugli effetti dell’entrata del…
[IT] RISE/2 è dedicato alla Comunità Economica dell’ASEAN, ai suoi riflessi sulle condizioni dei lavoratori migranti ospitati dai paesi membri e agli orizzonti di scambio commerciale e di cooperazione con l’Unione Europea, gli Stati Uniti e la Cina. Se infatti la Cina è un partner imprescindibile, l’UE svolge un ruolo…
[IT] RISE/1 è quasi interamente dedicato al Myanmar, un Paese che con le recenti elezioni dell’8 novembre – vinte al di là di ogni più rosea aspettativa dalla Lega Nazionale per la Democrazia, guidata dal premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi – sembra essersi definitivamente lasciato alle…
Head of Program
“Quello che dice il governo cinese in realtà lo pensano molti cinesi, anche molti colleghi, e cioè che l’Occidente ammanta di valori i suoi interessi. Alla fine, tra valori e interessi – lo vediamo adesso con il gas russo – sceglie gli interessi, e quindi non predichi in giro per il mondo certi valori quando peraltro non dovremmo dimenticate, visto dall’altra parte del mondo cos’è stato il colonialismo occidentale, vaglielo a dire che l’Inghilterra di oggi non è più l’Inghilterra descritta da George Orwell in Giorni in Birmania.”
Copyright © 2022. Torino World Affairs Institute All rights reserved