[IT] Poco più di un secolo fa, durante il millenario arco di tempo della tradizione giuridica thailandese, la Thailandia ha assistito a radicali modifiche del suo ordinamento civile, penale e costituzionale. A partire dal regno del Re Rama V (1868-1910), il corpus di leggi autoctone thailandesi, basate su un sistema secolare di organizzazione in caste della società, fu sostituito da leggi moderne redatte con l’aiuto di consiglieri stranieri. È così che la Thailandia, al fine di rafforzare la politica di graduale apertura agli scambi commerciali e di modernizzazione del Paese, avviò nella seconda metà del XIX secolo una serie di riforme giuridiche e istituzionali.
[IT] Il 10 agosto 2020, nel corso di una manifestazione antigovernativa organizzata presso l’Università Thammasat di Bangkok – l’istituto d’istruzione superiore più radicale del Paese, fondato nel 1934 dal rivoluzionario socialista Pridi Banomyong – la portavoce dell’Unione degli studenti di Thailandia, la ventenne Panusaya “Rung” Sithijirawattanakul, rompe un silenzio durato più di sessant’anni presentando un manifesto radicale di riforma della monarchia, pilastro storico dell’identità nazionale accanto al Buddismo.
[IT] Karl Marx nota, in un passo del suo saggio sul 18 brumaio di Luigi Napoleone, che tutti i grandi eventi della storia si presentano due volte: la prima come tragedia, la seconda come farsa[1]. Ma Marx non poteva conoscere la Thailandia contemporanea e l’eccezione che il Paese del Sud-Est asiatico presenta a questa regola. Negli scorsi trent’anni, tragedie o farse che dir si voglia, si susseguono a intervalli ciclici, seppur sempre più riavvicinati, senza alcun senso di progressione: mobilitazioni di massa, repressione militare, colpi di Stato, nuove costituzioni ed elezioni.
[IT] Dalla conclusione del Secondo conflitto mondiale, la storia della Thailandia è stata caratterizzata da un lungo succedersi di colpi di Stato, principalmente guidati dalle Forze armate. Questa costante si accompagna a un altro importante punto fisso della storia e del panorama politico e istituzionale thailandese: la monarchia. Queste due istituzioni hanno condizionato in maniera determinante la storia del Paese dell’Asia sud-orientale, spesso spalleggiandosi e rafforzandosi vicendevolmente.
[IT] La situazione sanitaria del Myanmar è da tempo critica. Sebbene sin dal 2012 il governo si fosse proposto di raggiungere una copertura di base delle spese sanitarie entro il 2020, di fatto il mercato sanitario privato si è ampliato e la porzione di spesa coperta direttamente dal cittadino (chiamata comunemente spesa out-of-pocket) ha continuato a essere del 74%, poiché i consumabili, le medicine, gli esami e alcune operazioni specialistiche e chirurgiche gravano direttamente sulle tasche del cittadino anche quando ricorre alla sanità pubblica. Il Myanmar è il paese del Sud-est asiatico con la spesa out-of-pocket più alta.