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Il bilancio dell’Esercito popolare di liberazione

[IT] La stima del prodotto interno lordo cinese è tra gli esercizi più ostici per economisti ed esperti di Cina. Si presume, non sempre a ragione, che il calcolo del Pil sia sorpassato in difficoltà solo dal computo del bilancio per la difesa. La mancanza di fonti d’informazione attendibili e la più volte denunciata carenza di trasparenza nei white papers ufficiali fanno parte dell’arsenale di ogni comunicato stampa che prenda in considerazione l’Esercito popolare di liberazione (Epl).

[Cineresie] Il “risveglio” dei lavoratori migranti

[IT] Stando a notizie apparse sui media locali, lo scorso 29 marzo oltre cinquecento lavoratori dello stabilimento di Longgang (Shenzhen) della giapponese Ohms Electronics, una sussidiaria della Panasonic, sarebbero scesi in sciopero avanzando una serie di richieste riguardanti servizi sociali e salari. Singolarmente, nel documento che elencava le rivendicazioni, oltre alle varie questioni economiche i lavoratori lamentavano anche la mancanza di rappresentatività del sindacato aziendale, un problema che sarebbe emerso con forza durante le trattative per gli aumenti salariali.

Banche cinesi in bilico

[IT] Come è noto, il sistema finanziario cinese ruota attorno a cinque grandi banche commerciali controllate dallo stato, le “big four” create agli inizi degli anni ’80 del secolo scorso (Bank of China, People’s Construction Bank of China, Agriculture Bank of China, Industrial and Commercial Bank of China) più la recente Bank of Communications, oggi tutte quotate alle borse di Hong Kong e/o di Shanghai.

L’economia cinese verso il riequilibrio

[IT] Il 13 aprile scorso, l’Ufficio nazionale di statistica della Repubblica popolare cinese (Rpc) ha pubblicato i dati sulla situazione economica del paese per il primo trimestre del 2012 (si veda la Tabella 1* per una sintesi). Era un evento molto atteso dopo le previsioni al ribasso sulla crescita rese note dalle autorità di Pechino e dalle maggiori organizzazioni internazionali.

[LA RECENSIONE] La Cina in dieci parole

[IT] La parola è magia. Una sequenza di segni d’inchiostro sulla pagina bianca ha il potere a volte di trasportare il lettore sul set di un film e di farlo sentire partecipe di una storia lontana nel tempo, eppure così vicina all’anima, una storia apparentemente estranea ma in realtà universale. Il passato ingrigito improvvisamente acquista colore, vitalità e sentimento e, magicamente, anche il nostro presente diventa meno scintillante, e un po’ più partecipe dell’ordinario divenire dell’umanità.

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