[IT] Il termine “stabilità” in Viet Nam è spesso associato agli aggettivi “economico” e “sociale”. Insieme alla “crescita economica” è considerato alla base del successo del Paese. Ma cosa serve al Viet Nam per essere stabile? E ciò, inoltre, può essere sostenibile?
[IT] I numerosi accordi commerciali entrati in vigore dal 1995 hanno condotto a una notevole riduzione dei dazi doganali, scesi tra il 1994 e il 2017 dall’8,6% al 2,6%. Modesto, invece, è stato l’impatto nei confronti delle barriere non tariffarie, che rappresentano ancora i costi più significativi che ostacolano il commercio internazionale, specialmente per i Paesi a basso reddito.
[IT] Se non si comprendono le origini del Pcc, la sua natura di movimento rivoluzionario nazionalista, la sua organizzazione, si perde di vista la ragione per cui, con tutti i costi ricordati dagli autori, il Partito è ancora in sella. Se si sovrastima la razionalità della modernizzazione, finiamo per trascurare il ruolo storico degli imperi e dell’etnonazionalismo.
[IT] Né l’una né l’altra di queste due politiche assimilazioniste – l’una, quella italiana, implicitamente normativa ma poco articolata nel delineare nuove appartenenze possibili; l’altra, quella cinese, esplicitamente normativa e chiaramente espressa nei termini dell’appartenenza irrinunciabile alla nazione cinese – contempla esplicitamente e si pone come obiettivo la formazione di identità e di appartenenze plurime, duttili e in grado di conciliare le diverse anime di un retaggio linguistico-culturale complesso
[IT] Ciò che va sottolineato è il dispendio di energie e di capitale cognitivo a cui assistiamo ogni giorno in cui l’expertise collettiva accumulata sulla Cina, e dispersa in centri di ricerca, corsi di formazione e università, non viene fatta collidere (positivamente) con le convinzioni e convenzioni confutate che perdurano annacquando il valore delle nostre lenti specialistiche e la loro presa sulla realtà.