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Munizioni italiane in Myanmar

[IT] È il 3 marzo 2021. Dal colpo di stato con il quale i militari il 1° febbraio hanno preso con la forza il potere in Myanmar (l’ex Birmania) è passato esattamente un mese. Quel giorno, nelle strade della capitale Yangon, incendiate dalle proteste dei manifestanti pro-democrazia represse brutalmente dal nuovo regime, avviene un sistematico pestaggio di oppositori. I militari birmani saliti al potere, quel giorno sparano persino contro un’ambulanza trascinando fuori le persone che ci sono dentro.

Psicomagia birmana

[IT] “Il moderno indovino è una figura che sta a metà tra il prete e il terapista, e come tale è indispensabile a una popolazione che si sente perennemente insicura tra le mutazioni continue” ha scritto il thailandese Tew Bunnag, romanziere e maestro di arti marziali interne. In Sud-est asiatico è un concetto radicato nell’inconscio collettivo. Potremmo definirlo “psicomagia”, riprendendo l’idea del visionario regista Alejandro Jodorowsky: una cosciente finzione per ritrovare una forza positiva dentro di sé oppure, paradossalmente, per un’accettazione della malattia.

Governance e politica nello Stato Rakhine

[IT] Nello Stato Rakhine, al confine occidentale del Myanmar, la United League of Arakan (ULA) e la Arakan Army (AA) svolgono una serie di attività di governance, tra cui quelle relative a tasse, sicurezza, giustizia e, più di recente, contrasto alla pandemia di COVID-19. Il controllo e l’influenza dell’ULA-AA sono significativi nella maggior parte dei 17 distretti (township) dello Stato Rakhine, anche se la sua forza varia da zona a zona. L’apparato amministrativo dell’ULA-AA è articolato e include funzionari a livello regionale, distrettuale e di villaggio.

La politica dei ribelli dopo il colpo di stato: le organizzazioni etniche armate del Myanmar e le loro basi sociali

[IT] A febbraio 2021 i generali del Myanmar hanno messo fine al loro esperimento di democrazia elettorale e hanno organizzato un colpo di stato contro il governo civile che era stato rieletto solo qualche mese prima. Da allora, la violenza ha inghiottito un paese che era già il teatro della più lunga guerra civile in corso tra movimenti ribelli etnonazionali – noti come organizzazioni armate etniche (in inglese, Ethnic Armed Organizations, EAO) – e l’esercito di uno stato etnocratico, il Tatmadaw.

Il regime dei sogni: nella mente dei generali birmani

[IT] Il 1° febbraio 2021 i generali birmani sono tornati al governo del Myanmar con un colpo di mano, quasi dieci anni dopo aver abbandonato, almeno in apparenza, il timone che reggevano ininterrottamente dal 1962. Nel 2010, infatti, si tennero le prime elezioni dal 1990, ma a differenza di quanto avvenne trent’anni prima, in questo secondo caso un governo civile prese effettivamente la guida del paese. Per quanto incoraggianti, le elezioni del 2010 e il successivo insediamento del governo di Thein Sein non scaldarono più di tanto i cuori di coloro che desideravano una democratizzazione profonda del Myanmar.

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