[IT] Se guardiamo ai freddi numeri, i rapporti economici tra Italia e Cina non sono particolarmente significativi e sembrerebbero non giustificare l’enorme attenzione che l’opinione pubblica e le imprese italiane tributano al colosso asiatico. Effettivamente, vista dalla Cina, l’Italia non è un partner economico particolarmente importante: è solo il ventunesimo per interscambio commerciale.
[IT] Rispettando le attese, il Consiglio di Stato cinese – denominazione ufficiale del Governo della Rpc – ha reso pubblica nei giorni scorsi la 7a edizione del Libro bianco sulla difesa nazionale. Per la dirigenza di Pechino si tratta di rimanere nel solco di una politica avviata nel 1998 con l’obiettivo di assicurare una crescente trasparenza nella definizione degli scenari di sicurezza nazionale.
[IT] La sessione annuale dell’Assemblea Nazionale del Popolo è tradizionalmente anche la sede in cui il governo fa il punto della situazione economica e sociale del Paese, e indica le linee guida della politica economica e sociale per l’anno successivo.
[IT] L’Assemblea Nazionale del Popolo ha approvato il dodicesimo piano quinquennale (2011-2015), che mira al raggiungimento di ambiziosi obiettivi di crescita e di ristrutturazione dell’economia per assicurarne stabilità e sostenibilità. Il piano quinquennale muove da due considerazioni fondamentali: la Cina si trova nella fase primaria del socialismo; ed è ancora un paese in via di sviluppo. Bisogna quindi utilizzare gli incentivi di mercato e gli strumenti di controllo dello stato per assicurare alla nazione una “moderata prosperità”, in un clima internazionale pacifico.
[IT] La trasformazione delle aree urbane in Cina è al contempo una rivoluzione dell’assetto sociale del paese, e un evento di proporzioni globali, essendo il più massiccio programma edilizio della storia del pianeta. La crescita delle città può ben essere considerata la campagna di maggior successo lanciata dal Partito comunista cinese (Pcc) dopo la fine dell’era maoista.