[IT] In Italia negli ultimi anni sono stati pubblicati alcuni best-seller aventi ad oggetto la Cina e l’India, due paesi a crescita sostenuta che insieme costituirebbero il nuovo “impero” del XXI secolo. Il libro che proponiamo questo mese, curato da due noti economisti dell’università di Torino, getta luce sullo sviluppo delle due potenze economiche emergenti attraverso un’indagine scientifica rigorosa (peraltro di godibile lettura), corredata da grafici, tabelle, regressioni.
[IT] Il 28-29 marzo 2012, per la prima volta, il vertice dei Brics si è tenuto in India, a Nuova Delhi. I leader dei cinque grandi “emergenti” (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) si sono incontrati per discutere il ruolo che il gruppo intende svolgere nel fronteggiare l’attuale crisi economica e nel promuovere a livello globale uno sviluppo economico sostenibile.
[IT] In quanto primo leader privo di credenziali rivoluzionarie e primo tecnocrate ad ascendere al pantheon politico cinese nella veste di segretario generale del Partito comunista cinese (Pcc) e poi di presidente della Repubblica popolare cinese (Rpc) (1989-2002 e 1993-2003, rispettivamente), Jiang Zemin ha avuto anzitutto la responsabilità di salvaguardare l’eredità del partito e di istituzionalizzare le riforme avviate dal suo predecessore, Deng Xiaoping.
[IT] Una visita quasi inaspettata quella del viceministro dell’Economia Vittorio Grilli, volato a Pechino alla fine di aprile per una serie di incontri con China Investment Corporation (Cic) e State Administration of Foreign Exchange (Safe).
[IT] L’orizzonte ideale degli alfieri della globalizzazione è da sempre la creazione di uno spazio mondiale in cui il commercio tra paesi si risolva in un reticolato di connessioni interdipendenti e solidi legami di mutui interessi che, imbrigliando nazionalismi e particolarismi, conducano il mondo verso una pace perpetua e profittevole.