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Anticorpi contro la crisi: diritti umani, salute e sicurezza in tempo di pandemia

[IT] La pandemia che stiamo attraversando ha posto in primo piano nel dibattito pubblico la relazione tra salute e sicurezza, portando a galla tutti i disequilibri e le storpiature che hanno caratterizzato la concettualizzazione e l’applicazione di questi termini nelle società contemporanee. L’intrinseca relazione tra salute e sicurezza emerge con chiarezza nella loro etimologia, che ne rivela l’interdipendenza e la complementarietà. Si può infatti sentirsi realmente sicuri, esenti da pericoli, se non si è integri e in uno stato di benessere?

La sfida del COVID: Salute e sicurezza nazionale negli stati falliti

[IT] Gli agenti patogeni stanno scrivendo la storia e poiché oggi l’intero pianeta sta patendo gli effetti dell’assedio di una pandemia elusiva è saggio riflettere sul rapporto tra salute e sicurezza nazionale. È forse fin troppo semplice vedere questa relazione come sempre positive. In fin dei conti, come disse in modo succinto Ralph Waldo Emerson “la prima ricchezza è la salute” ed effettivamente la decrepitezza non fa bene a nessuno: indebolisce la popolazione e impone costi agli stati.

Costruire la pace in pandemia: Prospettive e trappole

[IT] A marzo, mentre il virus COVID-19 si diffondeva rapidamente in tutto il mondo, il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres ha lanciato un forte appello per la pace: “Chiedo un immediato cessate il fuoco globale in tutti gli angoli del mondo. È tempo di mettere i conflitti armati in lockdown e concentrarsi insieme sulla vera lotta della nostra vita… rinunciamo alle ostilità. Mettiamo da parte la diffidenza e l’animosità. Facciamo tacere le armi, fermiamo l’artiglieria e mettiamo fine agli attacchi aerei”.

[LA RECENSIONE] Blood and Silk: Power and Conflict in Southeast Asia

[IT] Michael Vatikiotis sbarca la prima volta in Asia sud-orientale nel 1979, all’aeroporto di Bangkok, per svolgere una ricerca all’interno del percorso universitario presso la britannica School of Oriental and African Studies. Tornato a Londra, prosegue gli studi di dottorato dedicandosi all’Indonesia. Viene assunto alla BBC World Service, per cui diventa il corrispondente da Giacarta nel 1987, dove rimane per cinque anni, lavorando anche per la storica testata Far Eastern Economic Review, ora defunta, rischiando anche l’espulsione.

L’Australia e le questioni irrisolte della Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP)

[IT] L’ordine regionale dell’Asia-Pacifico attraversa un processo di trasformazione segnato da molteplici vettori strategici. La competizione fra Cina e Stati Uniti è solo una delle dinamiche che stanno disegnando il futuro assetto regionale. Secondo Rory Medcalf nei prossimi anni il ruolo di quelli che egli definisce “middle players” – Giappone, India, Indonesia, e Australia – avrà assunto un peso decisivo. Questi Paesi insieme conteranno su una popolazione di circa due miliardi e un Prodotto Interno Lordo (PIL) di sessantaquattromila miliardi di dollari.

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