“Dopo il terremoto in Myanmar, i militari al potere hanno chiesto assistenza internazionale soprattutto a Russia e Cina, Paesi amici, e aiuti sono arrivati dai vicini del Sudest asiatico, quali Thailandia, Indonesia, Filippine.
La distribuzione degli aiuti è avvenuta soprattutto a Naypyidaw, la capitale costruita dal nulla, e a Mandalay. Ma l’impressione è che gran parte della popolazione sia stata lasciata a sé stessa, e i sopravvissuti, anche con la mobilitazione delle organizzazioni locali, si sono dovuti rimboccare le maniche, in un contesto reso complicato dalle alte temperature pre-monsoniche e dalla limitata disponibilità di adeguati servizi sanitari.”
L’intervista a Giuseppe Gabusi (T.wai & Università di Torino) nell’articolo “Come il terremoto ha aggravato la già pesante situazione in Myanmar” del giornale Otto dell’Università di Torino.
Head of Program
Giuseppe Gabusi is Head of T.wai’s Indo-Pacific Program and an Associate Professor of International Political Economy and Political Economy of East Asia at the University of Turin.
“L’Europa, se vorrà giocare un ruolo, dovrà tenere conto di questa crescente assertività multilaterale: analisi che sarà oggetto di un’approfondimento durante l’evento “Strategic outlooks... Read More
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