“Il potere clanico che prende forma in Italia si basa sugli stessi due fondamenti: la costruzione di un sistema di “relazioni interpersonali ritualizzate”, che arriva persino a riscoprire i vantaggi dei rapporti di parentela e un controllo capillare del territorio, di cui si rivendica letteralmente il possesso e il diritto di saccheggio. La forza di questi nuovi clan consiste, tuttavia, nella loro capacità di cumulare capitale sociale nei più diversi ambiti: politico, economico e persino del terzo settore.”