“L’Asia orientale marittima è la vera linea di faglia della competizione tra Cina e Usa. Qui Pechino ha interessi nazionali cruciali, a partire proprio da Taiwan, particolarmente sensibile per Pechino anche per ragioni di legittimità interna. In questa stessa regione, e non in Europa né in Medio Oriente, gli Stati Uniti si giocano il futuro della propria egemonia globale.
Uno scontro diretto tra Cina e Stati Uniti avrebbe implicazioni sistemiche di gran lunga superiori rispetto a quelle della guerra in Ucraina. Il vero rischio è appunto questo: che una scintilla nei mari dell’Asia orientale possa innescare un conflitto potenzialmente generale, tale da travolgere l’intero sistema”.
Simone Dossi (T.wai & Università di Milano) è intervistato nell’articolo “La potenza dell’esercito cinese potrebbe essere sopravvalutata” su Avvenire.
Research Fellow
Simone Dossi is a Research Fellow at T.wai and an Assistant Professor of International Relations of East Asia at the University of Milan.
“La percezione a Pechino è che negli Stati Uniti, almeno dall’amministrazione Obama, ci sia un consenso bipartisan sul fatto che l’ascesa della Cina rappresenti... Read More
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