[IT] A partire dagli anni Ottanta, le zone di frontiera del Sud-Est asiatico sono state sempre più spesso re-immaginate come zone di opportunità economica. Lo sviluppo e l’integrazione regionale vengono spesso presentati nel discorso politico come uno strumento chiave per ridurre la povertà, favorendo la crescita economica, e come un antidoto contro la violenza, la criminalità e altre attività illegali. Ma che aspetto ha e cosa significa ‘sviluppo economico’ nelle zone di frontiera colpite da conflitto e traffico di droga?
As Muse has transformed into a strategic border hub, the illegal drug economy has become deeply embedded in systems of rule, economic development and everyday life.
Shan State is the source of over 95 percent of opium in Southeast Asia. Over the past three decades, demand for and addiction to opium derivatives has risen dramatically in the region, often with devastating effects for communities throughout Myanmar.
Shan State is the source of over 95 percent of opium in Southeast Asia. Over the past three decades, demand for and addiction to opium derivatives has risen dramatically in the region, often with devastating effects for communities throughout Myanmar.
Il Myanmar è il secondo produttore mondiale di oppio illegale, dietro soltanto all’Afghanistan. Gran parte delle coltivazioni illecite è prodotta da contadini indigenti nelle... Read More