[STIP: Science, Technology & Innovation Policy] La Cina e lo spazio digitale. Questioni di governance nello spazio digitale globale

Nei Paesi occidentali, e più in particolare negli Stati Uniti, la regolazione di Internet si è caratterizzata per aver favorito l’autoregolazione da parte dei fornitori di servizi online a discapito della normazione statale. Per ragioni di tutela della riservatezza e delle libertà individuali, le autorità pubbliche rimangono neutrali rispetto ai dati necessari a imporre le norme. Si tratta, in particolare, delle informazioni relative all’identità, la posizione e le attività degli utenti.

Queste medesime informazioni possono essere volontariamente cedute dagli utenti ai soggetti che forniscono servizi online, gli OSP. D’altro canto, la migliore dottrina ha sostenuto nel modo più convincente che la struttura della comunicazione via Internet consente di implementare forme di regolazione alternative alla norma-precetto tradizionale. Si tratta di modalità di regolazione incentrate sulla predisposizione di un’architettura tecnica all’interno del quale le attività online si svolgono. Questa medesima architettura è rappresentata in parte dai protocolli tecnici che determinano il funzionamento di Internet. Ma rientra in misura ancora maggiore nella disponibilità di soggetti privati, gli OSP, che forniscono servizi quali motori di ricerca, sistemi di pagamento online, social media, ecc.

L’articolo integrale è disponibile nel nuovo sito dedicato alla rivista OrizzonteCina.


 

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