Né l’una né l’altra di queste due politiche assimilazioniste – l’una, quella italiana, implicitamente normativa ma poco articolata nel delineare nuove appartenenze possibili; l’altra, quella cinese, esplicitamente normativa e chiaramente espressa nei termini dell’appartenenza irrinunciabile alla nazione cinese – contempla esplicitamente e si pone come obiettivo la formazione di identità e di appartenenze plurime, duttili e in grado di conciliare le diverse anime di un retaggio linguistico-culturale complesso.
“Xi sceglie la via dell’appropriazione selettiva. Riprende la valutazione ufficiale formulata nel 1989 da Wen Jiabao, allora direttore dell’Ufficio generale del Comitato centrale, e... Read More
“Per i Paesi nordafricani, il nodo cruciale non è se collaborare o meno con la Cina, ma come farlo in modo da trasformare questa... Read More
“Quando il 13 giugno 2025, Israele ha lanciato una serie di attacchi missilistici contro infrastrutture militari iraniane, la reazione cinese è stata prudente, soprattutto... Read More
“Forse uno dei problemi principali dell’Indonesia è non essere riuscita in questi anni a fare i conti col proprio passato. Nominare Suharto eroe nazionale... Read More
“Beijing’s reluctance to extend its diplomatic reach into the security realm emerges as the main constraint on cooperation with the Gulf monarchies. Economically, however,... Read More

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