[IT] Questo testo esplora due approcci nello studio dei media: uno focalizzato sugli oggetti e l’altro sulle persone coinvolte nella produzione. Nella ricerca sul giornalismo cinese, si nota un passaggio da studi di autori internazionali a quelli di ricercatori cinesi, complicato da restrizioni di accesso e autocensura.
[IT] Il contributo riguarda la disciplina della “Storia della Repubblica Popolare Cinese (RPC)” (PRC History), termine che si riferisce allo studio del lungo periodo rivoluzionario, approssimativamente dal 1921 a oggi. Si tratta di una disciplina relativamente nuova, un’evoluzione del post-Guerra Fredda, emersa verso la fine del Ventesimo secolo, quando gli storici iniziarono a rivendicare l’era di Mao, che fino a quel momento era stata principalmente appannaggio degli scienziati politici. Anche per un campo così giovane, la situazione è cambiata progressivamente e in modo marcato negli ultimi anni.
[IT] L’ascesa di Xi Jinping ha inaugurato una “Nuova era” caratterizzata dall’accentramento del potere politico in Cina e dalla limitazione degli spazi di dibattito intellettuale, con conseguenze per la ricerca accademica, soprattutto nelle scienze umane e sociali. Le vecchie sfide, come la difficoltà di accedere a fonti e campi di studio sensibili, si combinano oggi con nuove complessità legate al contesto internazionale, in particolare alla competizione con gli Stati Uniti.
[IT] Nel contesto delle crescenti preoccupazioni per l’implementazione di sistemi di rating culturali, sociali e tecnologici in tutto il mondo e in particolare nelle democrazie liberali occidentali, questo articolo fornisce un’analisi critica dello stato di sviluppo e dell’implementazione dell’Social Credit System cinese, compresi i suoi progetti pilota locali e commerciali.
[IT] Il rapporto dell’Unione europea con la Cina è stato recentemente caratterizzato da un complesso gioco di convergenze e divergenze, evidente nel discorso sugli investimenti infrastrutturali cinesi, in particolare nell’ambito della Belt and Road Initiative (BRI). Tuttavia, questo discorso è tutt’altro che monolitico e riflette le diverse prospettive e gli interessi delle principali istituzioni e agenzie dell’UE.