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La resa dei conti dietro la vicenda Bo Xilai

[IT] In un articolo uscito di recente sulla New York Review of Books, Perry Link sottolinea alcune questioni tuttora irrisolte nella vicenda di Bo Xilai. In particolare, egli chiama in causa un’innominata fonte cinese la quale, nel commentare le difficoltà causate da Bo al ‘ruling system’, avrebbe citato una vecchia affermazione di Liu Xiaobo: ‘Il potere di ogni funzionario ad ogni livello [in Cina] viene non dal basso, dal popolo, ma dai livelli più elevati nella struttura dell’autorità personale’.

Cina-Usa: le insidie del cyberspazio

[IT] Dopo l’annuncio del presidente Obama sul riposizionamento strategico delle forze aeronavali americane nello scacchiere dell’Asia-Pacifico, si sono infittite le notizie su possibili azioni militari virtuali da parte di hackers della Repubblica popolare cinese.

Il rebus della crescita cinese

[IT] La crisi economica mondiale rallenta la crescita cinese: nel secondo trimestre il Pil è cresciuto “solo” del 7,6% su base annua (ma uno studio della Federal Reserve Bank di Dallas evidenzia come i dati siano sovrastimati, e che in realtà la Cina sta crescendo a un ritmo del 4-5% annuo); la produzione industriale fino a luglio è cresciuta a un tasso annuo del 9,2%, contro il 14% dello stesso periodo dell’anno scorso; l’indice della borsa di Shanghai è al livello più basso da tre anni a questa parte; le aziende, quando non chiudono i battenti, riducono i profitti e la manodopera, e accumulano scorte.

Cina e Indonesia: da vicini sospettosi a partner esitanti

[IT] Nel 1292 – come gli indonesiani imparano a scuola – Kublai Khan inviò una spedizione punitiva a Giava. Un emissario, inviato a Giava per richiedere il pagamento del tributo alla dinastia Yuan, ne aveva fatto ritorno mutilato. L’isola riuscì però a respingere l‘invasione cinese. La vittoria avrebbe segnato l’ascesa di Majapahit, l’impero che i nazionalisti indonesiani considerano antenato storico del loro paese. L’aneddoto serve a ricordare quanto sia lunga – in Indonesia – la storia dei timori verso la Cina.

Il Ghana parla mandarino

[IT] Come ormai è noto ai più, gli investimenti massicci che la Cina sta facendo nel continente africano hanno una duplice finalità: approvvigionamento di risorse naturali (petrolio e gas naturale, minerali) di cui il Paese è particolarmente carente, e creazione di una piattaforma produttiva per sopperire all’aumento del costo del lavoro (+22% dei salari minimi nel 2011 secondo il Financial Times).

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