La “Wolf Warrior Diplomacy” cinese è spesso caratterizzata da un linguaggio aggressivo nei confronti delle diplomazie rivali. Lo studio di questa pratica è diffuso, ma gli approcci computazionali relativi al tema sono rari. Poiché Twitter è spesso indicata tra le principali piattaforme utilizzate dai “guerrieri lupo”, con RStudio si analizzano i tweets del 2021 di Hua Chunying e Zhao Lijian (rispettivamente ministra assistente e portavoce del Ministero degli Affari Esteri cinese ed esponenti della Wolf Warrior Diplomacy) tramite tre metodi di analisi: topic modelling, text network analysis e sentiment analysis. In questo modo si categorizzano tre aspetti: le tematiche trattate; il legame retorico fra parole chiave legate ad alcuni temi controversi della politica cinese odierna; e la caratterizzazione emotiva dei messaggi veicolati. Con questa analisi si offre una mappatura delle modalità e dell’uso del potere discorsivo da parte della diplomazia cinese in “era COVID” sulla base di temi e obiettivi politici.
“Beijing is trying to stabilize the relations with Washington to buy some time to further increase its tech and economic self-sufficiency. That’s more important... Read More
“Other than condemning the US strikes on Iran, Beijing can be expected to continue treading cautiously in the Middle East’s security issues and would... Read More
“They thought Trump 2.0 was going to be more transactional, possibly more pragmatic, so maybe a more stable relationship. It is not turning out... Read More
“Tutti si aspettavano una posizione cinese che si potrebbe definire una ‘neutralità filo-iraniana’. In realtà è successo tutto l’opposto: è emersa tutta la neutralità... Read More
“Iran needs more than statements at the UN or missile components. It needs air defences and fighter jets, which are things that China could... Read More
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