[LA RECENSIONE] Germogli di società civile in Cina

Renzo Cavalieri e Ivan Franceschini, Germogli di società civile in Cina, Milano, Francesco Brioschi Editore, 2010.

 

Perché una pianta germogli, bisogna avere cura del terreno. Perché un fiore fiorisca, bisogna che abbia messo radici.

Il libro di questo mese, a cominciare dal titolo poetico, è una boccata d’ossigeno: guida il lettore alla scoperta delle origini e degli sviluppi del variegato universo della società cinese, non più assoggettata a un pensiero unico, ma ancora priva delle libertà democratiche di stampo occidentale, offrendo numerosi spunti di riflessione sui cambiamenti in corso nel paese e sugli ulteriori sviluppi che potrebbero derivarne. Germogli di società civile in Cina analizza alcuni aspetti centrali della realtà cinese contemporanea: la dimensione politico-giuridica (la governance, la democrazia “con caratteristiche cinesi”, la legalità), i nuovi spazi mediatici (i giornalisti freelance, il popolo della rete, la televisione), il lavoro e il capitale (le comunità operaie, il sindacato, l’imprenditoria a Wenzhou), le organizzazioni non governative (gli avvocati per la tutela dei diritti, le associazioni ambientaliste).

Frutto della ricerca di noti sinologi italiani e di giovani studiosi, il libro si caratterizza per la varietà degli approcci e dei temi trattati ed è da raccomandare a tutti coloro che si avvicinano alla Cina con interesse e desiderio di conoscenza, rifuggendo da semplificazioni e stereotipi. Complimenti anche all’editore: il libro, per il suo contenuto, vale molto di più del prezzo di acquisto di 19 euro. Insomma, parafrasando la famosa campagna di Mao, “che cento libri (così) fioriscano”!

 

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