Ciò che va sottolineato è il dispendio di energie e di capitale cognitivo a cui assistiamo ogni giorno in cui l’expertise collettiva accumulata sulla Cina, e dispersa in centri di ricerca, corsi di formazione e università, non viene fatta collidere (positivamente) con le convinzioni e convenzioni confutate che perdurano annacquando il valore delle nostre lenti specialistiche e la loro presa sulla realtà. Dobbiamo puntare a una convergenza sinergica fra studi d’area allargati e discipline socio-scientifiche post-coloniali che permettano una pluralizzazione coerente e mirata del sapere sulla Cina e consentano di rivitalizzare il dibattito pubblico sulla Cina in un momento in cui posizionamenti geopolitici raffreddano e rarefanno le possibilità di un dialogo critico ma aperto.
“Italy’s 2023 withdrawal from the Belt and Road Initiative appeared to indicate renewed alignment with the EU’s increasingly critical stance on China. This article... Read More
Narratives of Sino-Middle Eastern Futures attempts to discern the future trajectory and endpoint of Sino-Middle Eastern relations – are we on the precipice of... Read More
“BeiDou isn’t just [a navigation system]. When paired with Chinese drones, missiles, and satellite support, it becomes part of a bigger military ecosystem. That... Read More
Molto è stato scritto sulle relazioni contemporanee tra l’Italia e la Cina. Assai meno sul ruolo dei leader di ispirazione cattolica nello sviluppo dei... Read More
La transizione verso un sistema economico che sfrutta risorse biologiche rinnovabili – la cosiddetta bioeconomia – per produrre cibo, materiali ed energia in modo... Read More
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