Ciò che va sottolineato è il dispendio di energie e di capitale cognitivo a cui assistiamo ogni giorno in cui l’expertise collettiva accumulata sulla Cina, e dispersa in centri di ricerca, corsi di formazione e università, non viene fatta collidere (positivamente) con le convinzioni e convenzioni confutate che perdurano annacquando il valore delle nostre lenti specialistiche e la loro presa sulla realtà. Dobbiamo puntare a una convergenza sinergica fra studi d’area allargati e discipline socio-scientifiche post-coloniali che permettano una pluralizzazione coerente e mirata del sapere sulla Cina e consentano di rivitalizzare il dibattito pubblico sulla Cina in un momento in cui posizionamenti geopolitici raffreddano e rarefanno le possibilità di un dialogo critico ma aperto.
Sin dall’insediamento in carica dell’attuale Primo Ministro Anwar Ibrahim nel novembre 2022, la Malaysia ha vissuto una fase politica inedita e, per molti versi,... Read More
“Beijing is trying to stabilize the relations with Washington to buy some time to further increase its tech and economic self-sufficiency. That’s more important... Read More
“Other than condemning the US strikes on Iran, Beijing can be expected to continue treading cautiously in the Middle East’s security issues and would... Read More
“They thought Trump 2.0 was going to be more transactional, possibly more pragmatic, so maybe a more stable relationship. It is not turning out... Read More
“Tutti si aspettavano una posizione cinese che si potrebbe definire una ‘neutralità filo-iraniana’. In realtà è successo tutto l’opposto: è emersa tutta la neutralità... Read More
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