Ciò che va sottolineato è il dispendio di energie e di capitale cognitivo a cui assistiamo ogni giorno in cui l’expertise collettiva accumulata sulla Cina, e dispersa in centri di ricerca, corsi di formazione e università, non viene fatta collidere (positivamente) con le convinzioni e convenzioni confutate che perdurano annacquando il valore delle nostre lenti specialistiche e la loro presa sulla realtà. Dobbiamo puntare a una convergenza sinergica fra studi d’area allargati e discipline socio-scientifiche post-coloniali che permettano una pluralizzazione coerente e mirata del sapere sulla Cina e consentano di rivitalizzare il dibattito pubblico sulla Cina in un momento in cui posizionamenti geopolitici raffreddano e rarefanno le possibilità di un dialogo critico ma aperto.
“Despite the potential for major policy changes, Chinese experts believe that they might likely be short-lived. Describing Trump’s approach as erratic and short-sighted, they... Read More
“A Washington trumpiani e non concordano solo su una cosa: la politica economica e di sicurezza della Cina rappresenta una minaccia esistenziale per gli... Read More
“L’Europa, se vorrà giocare un ruolo, dovrà tenere conto di questa crescente assertività multilaterale: analisi che sarà oggetto di un’approfondimento durante l’evento “Strategic outlooks... Read More
“Ultimately, despite China’s rising global profile, almost all analysts believe that policymakers in Beijing do not perceive Cyprus as a priority. China is expected... Read More
“When contextualizing the concept of struggle, struggle serves a functional role for Xi Jinping in enhancing domestical stability, particularly within the party. Based in... Read More
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