Il presente saggio si occupa dei primi anni della storia del Partito comunista cinese (1920-1927) e in particolare analizza la traiettoria lunga e non lineare che ha dato vita alla forma partito, a partire dai gruppi locali e dalle società di studio ancora legati all’epoca del Quattro Maggio sino alle cellule vere e proprie, che divenirono la forma organizzativa più adatta per un partito di massa. Seguendo i pionieristici studi di Arif Dirlik e Hans van de Ven, in quest’articolo si sostiene che il Pcc divenne l’organizzazione marxista-leninista a tutti nota solo dopo anni e dopo infiniti dibattiti interni; tali dispute testimoniano peraltro l’esistenza di un principio pluralistico presente nella struttura apparentemente monolitica della macchina partitica. Può valere la pena, ora che è trascorso un secolo, esplorare il processo attraverso cui si formò il Pcc e verificare i margini di dibattito e di dissenso che c’erano allora, anche per una valutazione comparativa rispetto all’oggi.
Negli ultimi decenni, il Piemonte è divenuta una delle mete più attrattive per gli investitori stranieri. Questo dato è confermato dal fatto che il... Read More
Distopia americana analizza l’involuzione del sistema politico statunitense, approfondendone le cause: dalla crescente dipendenza della politica dal finanziamento privato di un’élite di supermiliardari e grandi... Read More
“Nel conflitto russo-ucraino si è visto che la Russia usa un sistema logistico ancora molto labour-intensive. L’Ucraina è in qualche modo riuscita ad adeguarsi... Read More
“While official statements endorsed the “two-state solution” as the only viable solution to the conflict, both Chinese officials and scholars remain highly skeptical of... Read More
“In a world in which China is determined to expand its domination of global manufacturing, and the US is determined to revive its manufacturing... Read More

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