Il presente saggio si occupa dei primi anni della storia del Partito comunista cinese (1920-1927) e in particolare analizza la traiettoria lunga e non lineare che ha dato vita alla forma partito, a partire dai gruppi locali e dalle società di studio ancora legati all’epoca del Quattro Maggio sino alle cellule vere e proprie, che divenirono la forma organizzativa più adatta per un partito di massa. Seguendo i pionieristici studi di Arif Dirlik e Hans van de Ven, in quest’articolo si sostiene che il Pcc divenne l’organizzazione marxista-leninista a tutti nota solo dopo anni e dopo infiniti dibattiti interni; tali dispute testimoniano peraltro l’esistenza di un principio pluralistico presente nella struttura apparentemente monolitica della macchina partitica. Può valere la pena, ora che è trascorso un secolo, esplorare il processo attraverso cui si formò il Pcc e verificare i margini di dibattito e di dissenso che c’erano allora, anche per una valutazione comparativa rispetto all’oggi.
“Vi è appena stata una visita ufficiale in Myanmar di una delegazione della Malaysia per cercare di ottenere dalla giunta militare la promessa che... Read More
“It can be said that Chinese elites have a rather ambivalent view of the region. There are important economic, energy, and diplomatic factors that... Read More
L’Asia è oggi il motore dell’economia globale: i due Paesi più popolosi al mondo, Cina e India, insieme al Giappone e ai membri dell’ASEAN... Read More
“I think there was this idea that China should do more in the Middle East, but it seems like the Chinese experts are not... Read More
“Se da un lato è legittimo sperare che l’Italia riesca finalmente a trasformare il de-risking europeo in un vero vantaggio competitivo, è altrettanto comprensibile... Read More
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