Il presente saggio si occupa dei primi anni della storia del Partito comunista cinese (1920-1927) e in particolare analizza la traiettoria lunga e non lineare che ha dato vita alla forma partito, a partire dai gruppi locali e dalle società di studio ancora legati all’epoca del Quattro Maggio sino alle cellule vere e proprie, che divenirono la forma organizzativa più adatta per un partito di massa. Seguendo i pionieristici studi di Arif Dirlik e Hans van de Ven, in quest’articolo si sostiene che il Pcc divenne l’organizzazione marxista-leninista a tutti nota solo dopo anni e dopo infiniti dibattiti interni; tali dispute testimoniano peraltro l’esistenza di un principio pluralistico presente nella struttura apparentemente monolitica della macchina partitica. Può valere la pena, ora che è trascorso un secolo, esplorare il processo attraverso cui si formò il Pcc e verificare i margini di dibattito e di dissenso che c’erano allora, anche per una valutazione comparativa rispetto all’oggi.
“Italy’s 2023 withdrawal from the Belt and Road Initiative appeared to indicate renewed alignment with the EU’s increasingly critical stance on China. This article... Read More
Narratives of Sino-Middle Eastern Futures attempts to discern the future trajectory and endpoint of Sino-Middle Eastern relations – are we on the precipice of... Read More
“BeiDou isn’t just [a navigation system]. When paired with Chinese drones, missiles, and satellite support, it becomes part of a bigger military ecosystem. That... Read More
Molto è stato scritto sulle relazioni contemporanee tra l’Italia e la Cina. Assai meno sul ruolo dei leader di ispirazione cattolica nello sviluppo dei... Read More
La transizione verso un sistema economico che sfrutta risorse biologiche rinnovabili – la cosiddetta bioeconomia – per produrre cibo, materiali ed energia in modo... Read More
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