L’articolo delinea i principali sviluppi del lavoro ideologico del Partito comunista cinese avvenuti durante il XX Congresso nazionale, concentrandosi in particolare sul ritorno di Confucio. Evidenziando gli elementi di continuità e discontinuità con l’approccio al Confucianesimo dei leader precedenti, l’articolo mostra il tentativo di Xi di raggiungere una sintesi tra Maoismo, Marxismo-Leninismo e i valori della tradizione confuciana. Il contributo sostiene che il denominatore comune risiede nel considerare il pensiero di Xi Jinping come ” ideoprassi”, ovvero un pensiero politico che, per essere appreso e compreso, non deve essere separato dalle condizioni concrete della sua formulazione. Il tentativo di conciliare il Confucianesimo con la tradizione legista, il Socialismo, il Nazionalismo e le esigenze della “nuova era” suggerisce che un solo Confucio non è più sufficiente a garantire la sopravvivenza del governo di Xi.
“La prospettiva della Cina è quella di imostrare la propria capacità di aggregare consenso attorno alla propria visione dell’ordine internazionale. In questo senso va... Read More
“A positive bilateral relationship between China and Russia is critical for their economic survival. One has a very important interest in the survival of... Read More
“It is against this backdrop that Wang Yi’s message to Europe becomes clear: if Europe seeks genuine Chinese neutrality on Ukraine, it should follow... Read More
“In China there’s been for a long time people saying ‘we should do something, we should be more proactive in the Middle East’. Proactive... Read More
“Ten years have passed since the establishment of the Asian Infrastructure Investment Bank (AIIB). Headquartered in Beijing, it is the first Multilateral Development Bank... Read More
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