L’articolo delinea i principali sviluppi del lavoro ideologico del Partito comunista cinese avvenuti durante il XX Congresso nazionale, concentrandosi in particolare sul ritorno di Confucio. Evidenziando gli elementi di continuità e discontinuità con l’approccio al Confucianesimo dei leader precedenti, l’articolo mostra il tentativo di Xi di raggiungere una sintesi tra Maoismo, Marxismo-Leninismo e i valori della tradizione confuciana. Il contributo sostiene che il denominatore comune risiede nel considerare il pensiero di Xi Jinping come ” ideoprassi”, ovvero un pensiero politico che, per essere appreso e compreso, non deve essere separato dalle condizioni concrete della sua formulazione. Il tentativo di conciliare il Confucianesimo con la tradizione legista, il Socialismo, il Nazionalismo e le esigenze della “nuova era” suggerisce che un solo Confucio non è più sufficiente a garantire la sopravvivenza del governo di Xi.
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