SIPRI Yearbook Summary 2025: edizione italiana

SIPRI Yearbook Summary 2025

La sicurezza globale ha continuato a deteriorarsi nel corso del 2024. Tra i segni di questo persistente deterioramento figurano i gravi conflitti armati in Etiopia, Gaza, Myanmar, Sudan e Ucraina. Frattanto, la spesa militare è aumentata per il decimo anno consecutivo, superando i $2,7 trilioni nel 2024. Anche gli squilibri ecologici sono proseguiti: il 2024 è stato il primo anno in cui la temperatura media globale è stata chiaramente superiore di oltre 1,5 °C alla media preindustriale. Nuove incertezze sono emerse nel primo trimestre del 2025 a seguito dell’elezione di Donald J. Trump a presidente degli Stati Uniti, che ha determinato un significativo riorientamento rispetto alla precedente politica statunitense e ai suoi presupposti circa la sicurezza globale e le relazioni con gli alleati.

 

Una nuova corsa alle armi nucleari?

L’era della riduzione delle armi nucleari sembra essere giunta al termine. Il controllo bilaterale delle armi nucleari tra Russia e Stati Uniti è entrato in crisi alcuni anni fa e ora sta venendo meno. Il ravvivarsi dei dibattiti nazionali sulle strategie nucleari in Europa, Medio Oriente e Asia orientale suggerisce che vi sia la possibilità di un allargamento del club nucleare. I segnali indicano la preparazione ad una nuova corsa qualitativa alle armi nucleari che, rispetto all’ultima, potrebbe comportare rischi più diversificati e gravi. La competizione si articolerà su alcuni punti fondamentali, fra cui le capacità tecnologiche nel cyberspazio, nello spazio e negli oceani. La concezione di primato in questa corsa diviene pertanto più sfuggente laddove le vecchie formule di controllo delle armi, basate in gran parte su dati quantitativi, non saranno più sufficienti.

 

Affrontare la sfida

Con il ritorno del presidente Trump alla Casa Bianca, si ripresenta una situazione paradossale già sperimentata durante il suo primo mandato, in cui nessuna delle tre grandi potenze è impegnata a difendere e sostenere l’ordine mondiale. La Cina come potenza emergente, la Russia come potenza in declino, e gli Stati Uniti di Trump come potenza profondamente disaffezionata, cercano di liberarsi dai vincoli delle regole concordate laddove queste risultano sconvenienti. Un’alternativa possibile è quella di una collaborazione tra potenze medie e piccole in coalizioni con governi che condividono gli stessi obiettivi. La cooperazione è fondamentale anche quando non è diffusa. Si tratta di un approccio pragmatico e praticabile: un nuovo realismo. Il ritorno a un periodo di riduzione dell’arsenale nucleare globale richiede tuttavia un accordo tra le tre grandi potenze.

È necessaria una nuova consapevolezza generalizzata del fatto che le armi nucleari non garantiscono la sicurezza e che la loro esistenza richiede un comportamento equilibrato da parte dei leader politici. Piccoli passi verso la riduzione del rischio potrebbero già arginare eventuali disastri. Insieme alle voci di un’opinione pubblica informata, queste azioni potrebbero servire da leva per indurre le tre grandi potenze a procedere alla riduzione dei loro arsenali nucleari.

Download
  • Events & Training Programs

Copyright © 2025. Torino World Affairs Institute All rights reserved

  • Privacy Policy
  • Cookie Policy