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Gli orizzonti di Taiwan

[IT] OrizzonteCina 1/2016 è interamente dedicato a Taiwan. Il 2016 segna una svolta politica senza precedenti nella storia dell’ancor giovane democrazia taiwanese, scaturita da una transizione moderata negli anni ’90 dopo oltre quarant’anni di regime autoritario. A quattro mesi dalle elezioni presidenziali e parlamentari tenutesi il 16 gennaio 2016 e tre mesi dopo l’inaugurazione della 9a legislatura il 1° febbraio scorso, la leader del Partito democratico progressista (Dpp) Tsai Ying-Wen (蔡英文) assumerà la carica di Presidente della Repubblica di Cina (Taiwan). L’anno 2016 fissa così due significativi primati con riflessi non soltanto su Taiwan, ma su tutta la più ampia realtà di quello che è stato denominato il “commonwealth cinese.”

Economic performance and evolving foreign policy: the effects of China’s military reforms

Is China’s economic slowdown set to affect Xi Jinping’s overhaul of the armed forces? T.wai’s Andrea Ghiselli offers his take on the issue

(Un)democracy and security in the African Great Lakes Region

African leaders in the Great Lakes Region are pushing democracy to its edge. The same political phenomenon, however, has produced different outcomes

Le transizioni del Myanmar

[IT] RISE/1 è quasi interamente dedicato al Myanmar, un Paese che con le recenti elezioni dell’8 novembre – vinte al di là di ogni più rosea aspettativa dalla Lega Nazionale per la Democrazia, guidata dal premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi – sembra essersi definitivamente lasciato alle spalle decenni di dittatura militare. Gli interventi qui pubblicati mostrano peraltro come le sfide che il Paese deve affrontare siano tutt’altro che trascurabili, tanto in economia quanto in politica interna ed estera.

La via della seta tra Corno d’Africa e Medio Oriente

[IT] OrizzonteCina 6/2015 è dedicato principalmente al continente africano. Per lungo tempo l’Africa è stata rappresentata come un insieme di realtà politicamente instabili e, sul piano economico, fragilissime, prigioniere di un circolo vizioso fatto di poteri pubblici predatori, conflitti latenti, povertà diffusa. I dati statistici relativi all’ultimo decennio segnalano che altri orizzonti sono possibili: l’Africa, soprattutto nella sua componente sub- sahariana, è oggi in molte sue parti una terra di opportunità economica.
La presenza cinese nel continente africano, accresciutasi vistosamente da inizio secolo, è una delle “storie” più dibattute in questo contesto di trasformazione del profilo dell’Africa nella coscienza di investitori, governi e opinioni pubbliche.

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