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Malaysia: un paese a forte innovazione con ampi spazi per l’industria italiana

[IT] La Malaysia è ormai un hub manifatturiero con eccellenze in settori ad alto contenuto tecnologico e si appresta a entrare tra i paesi ad alto reddito. Nel 2019 Banca Mondiale l’ha collocata in quindicesima posizione nella propria classifica Doing Business per la capacità dimostrata nell’agevolare l’attività economica. Riflesso di un notevole insieme di fattori, tale capacità ha spinto l’Economist Intelligence Unit (EIU) a prevedere che Kuala Lumpur possa giocarsi le proprie carte nella competizione per attrarre le multinazionali alla ricerca di un’alternativa a Hong Kong.

L’integrazione del Sud-Est asiatico nell’economia globale

[IT] In questo numero speciale, RISE contribuisce alla disseminazione della conoscenza del Sud-Est asiatico in Italia attraverso la traduzione dall’originale in lingua inglese di quattro European Policy Brief della Commissione Europea pubblicati all’interno del progetto CRISEA, finanziato dal programma Horizon 2020.

Understanding ASEAN e-commerce: trends and challenges

The Southeast Asian digital economy will make more than US$240 billion by 2025, of which only US$102 billion will be from e-commerce. With more than 350 million Internet users, the region is going to be the very epicentre of an economic boom, according to a Google research, becoming the world’s biggest Internet retail market. However, the region varies greatly in terms of Internet usage and quality, and e-commerce penetration and readiness.

Preventing the Rohingya genocide in Rakhine: The ICJ Provisional Measures in The Gambia v. Myanmar

The recent order by the ICJ in The Gambia v. Myanmar provides a concrete contribution to the efforts of the international institutions aimed at addressing the humanitarian emergency in Myanmar/Bangladesh and preventing the commission of acts of genocide against the Rohingya.

Il Myanmar alla fine delle favole

[IT] Con la vittoria elettorale nel 2015 di Aung San Suu Kyi, il mondo – soprattutto l’Occidente – viveva il lieto fine della tormentata vicenda del Myanmar contemporaneo. Ecco Suu Kyi, già insignita del Premio Nobel per la Pace, a lungo in carcere o agli arresti domiciliari negli anni bui della dittatura militare, finalmente al potere, anche se condiviso con gli stessi generali un tempo suoi oppressori. Certo, i problemi non sarebbero scomparsi, ma il Paese li avrebbe gradualmente risolti, grazie alla ritrovata libertà e all’esistenza di un governo semi-civile.

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