La Malaysia di Anwar Ibrahim, fra successi internazionali e contraddizioni interne

Osservatorio di Politica Internazionale

Sin dall’insediamento in carica dell’attuale Primo Ministro Anwar Ibrahim nel novembre 2022, la Malaysia ha vissuto una fase politica inedita e, per molti versi, contradditoria, caratterizzata da numerose luci e altrettante ombre. Salito al potere dopo una tornata elettorale combattuta, Anwar ha saputo porre fine a un periodo di crescente instabilità, in cui il Paese aveva visto alternarsi ben tre premier in meno di tre anni. Questo obiettivo è stato raggiunto grazie alla creazione di una coalizione di governo, definita “di unità nazionale”, che riunisce forze un tempo rivali, combinando movimenti riformisti e multi-etnici con alcuni partiti tradizionali espressione del gruppo maggioritario malay. A rafforzare le credenziali progressiste del nuovo corso, peraltro, ha contribuito la biografia personale dello stesso Anwar Ibrahim, che ricoprì un ruolo di spicco nel movimento “riformasi” negli anni Novanta, prima di essere trascinato in una ultraventennale odissea giudiziaria e politica. Per tutte queste ragioni, la formazione dell’attuale esecutivo aveva alimentato diffuse aspettative di rinnovamento in Malaysia, ove in molti vedevano in Anwar l’antidoto al progressivo scivolamento della politica malaysiana verso un maggiore conservatorismo di stampo religioso.

In linea con queste attese, la prima iniziativa di rilievo del nuovo governo è stata il lancio del proprio manifesto ideologico e politico, noto come “Malaysia Madani”, che si propone di rafforzare una governance improntata ai valori di trasparenza, multiculturalismo, sviluppo socio-economico sostenibile e inclusività nell’accesso alle risorse Attraverso questa piattaforma programmatica, l’esecutivo guidato da Anwar si è quindi proposto di ridefinire il paradigma di crescita del Paese, tentando di coniugare competitività economica e coesione sociale. Tale tentativo, tuttavia, si è scontrato con una serie di sfide strutturali di enorme portata: dalla necessità di rilanciare un’economia nazionale ancora provata dagli effetti della pandemia, al radicato problema della corruzione, passando per il difficile posizionamento della Malaysia in un contesto internazionale sempre più instabile, frammentato e competitivo, fino all’urgenza di ricomporre un tessuto sociale segnato da profonde divisioni etniche e da una crescente polarizzazione politica. Alla luce di queste dinamiche, le pagine che seguono si propongono di offrire un bilancio provvisorio dell’operato dell’amministrazione Anwar Ibrahim, esaminandone sia le politiche interne sia il profilo assunto a livello regionale e globale, ove negli ultimi mesi la Malaysia ha guadagnato ulteriormente il proscenio con la presidenza di turno per il 2025 della “Association of Southeast Asian Nations” (ASEAN).

L’Approfondimento “La Malaysia di Anwar Ibrahim, fra successi internazionali e contraddizioni interne”, ad opera di Andrea Passeri (Taylor’s University) e a cura di T.wai, è disponibile sul sito dell’Osservatorio di Politica Internazionale del Parlamento Italiano.

  • Events & Training Programs

Copyright © 2025. Torino World Affairs Institute All rights reserved

  • Privacy Policy
  • Cookie Policy