Dopo due anni di difficili negoziati, nel dicembre 2020 l’UE e l’Organizzazione dei paesi di Africa, Caraibi e Pacifico (OACPS) hanno raggiunto un accordo... Read More
Giovanni B. Andornino – vice-presidente di T.wai & docente presso l’Università degli Studi di Torino – è relatore all’incontro organizzato dalla Fondazione Vittorino Colombo... Read More
Presentation of the book “Protecting China’s Interests Overseas: Securitization and Foreign Policy”, by Dr. Andrea Ghiselli (T.wai & Fudan University). Description Based on his... Read More
Myanmar, una crisi annunciata? La Birmania sospesa tra autoritarismo e democrazia. Introduce e modera Giuseppe Gabusi Direttore del programma “Asia Prospects”, T.wai – Torino... Read More
Topic ThinkINchina event #78 – China in the Middle East: Sino-Israeli Relations Description Chinese investments in Israel have grown significantly in recent years, especially... Read More
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Il problema non è la guerra commerciale, ma il modello economico della Cina. La radice degli squilibri globali non sta nella guerra commerciale in sé, ma nelle dinamiche interne all’economia cinese. Pechino continua a produrre più di quanto consumi o investa, e questo la spinge inevitabilmente a esportare in eccesso.
Anche se l’accordo di Ginevra prevede la riduzione di alcuni dazi e la rimozione di barriere non tariffarie, si tratta di misure insufficienti a riequilibrare un sistema che resta asimmetrico alla radice. Il vero nodo è la debolezza della domanda interna cinese, che non permette un riequilibrio spontaneo del commercio.”
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