[IT] La Repubblica italiana e la Repubblica popolare cinese (Rpc) giungono a commemorare il 50° anniversario della normalizzazione delle relazioni diplomatiche in un frangente storico che appare tra i meno abilitanti dalla fine del secondo conflitto mondiale.
[IT] Red Mirror è uno sguardo a 360° sul nuovo rapporto che nei nostri giorni si sta instaurando tra tecnologia, individuo e società, in grado di incidere sugli scenari politico-economici globali. Si avverte un grande bisogno di testi di questo genere, soprattutto in un paese come l’Italia, in cui un’ampia parte dell’opinione pubblica resta ancorata a una visione anacronistica della Cina come “fabbrica del mondo”, in cui schiere di operai sono intente a replicare prodotti e modelli industriali occidentali.
[IT] All’indomani dell’ufficializzazione dell’apertura delle relazioni diplomatiche tra Repubblica italiana e Repubblica popolare cinese (Rpc), tra i cinesi di Milano, che all’epoca erano 277 individui (verosimilmente la metà circa di tutti i cinesi allora residenti in Italia), serpeggiava una certa inquietudine. A parte 27 naturalizzati italiani, i restanti erano ancora pressoché tutti cittadini della Repubblica di Cina (RdC), cioè detentori di un passaporto riferito a uno Stato cinese che non esisteva più, de facto, in forma unitaria.
[IT] Intensificando le misure restrittive applicate finora ai produttori cinesi, gli Stati Uniti stanno mettendo in atto una revisione dell’industria delle telecomunicazioni con l’obiettivo di minimizzare le vulnerabilità e l’esposizione alle interferenze esterne. L’interdizione delle aziende di telecomunicazioni cinesi dalle infrastrutture federali statunitensi è pressoché assoluta e gode di un consenso bipartisan; sembra dunque improbabile un cambio di direzione indipendentemente dagli esiti del ciclo elettorale che si è appena concluso.
[IT] A dispetto di un così promettente esordio, la cooperazione in ambito navale fra Italia e Cina è rimasta a lungo limitata. Se le Marine militari rappresentano tradizionalmente uno strumento privilegiato di contatto fra Stati – grazie alla loro elevata mobilità, che consente di “portare la bandiera e il potere di una nazione ai quattro angoli del globo”, e grazie alla “straordinaria impressione” che la vista di navi da guerra suscita, come notava Hans Morgenthau – la distanza che separa Italia e Cina ha tuttavia contribuito per decenni a limitare le concrete occasioni di interazione in questo particolare ambito.