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La “ruota della crisi” e le due opposte narrative della società thailandese

[IT] Karl Marx nota, in un passo del suo saggio sul 18 brumaio di Luigi Napoleone, che tutti i grandi eventi della storia si presentano due volte: la prima come tragedia, la seconda come farsa[1]. Ma Marx non poteva conoscere la Thailandia contemporanea e l’eccezione che il Paese del Sud-Est asiatico presenta a questa regola. Negli scorsi trent’anni, tragedie o farse che dir si voglia, si susseguono a intervalli ciclici, seppur sempre più riavvicinati, senza alcun senso di progressione: mobilitazioni di massa, repressione militare, colpi di Stato, nuove costituzioni ed elezioni.

Il binomio imprescindibile: la monarchia e le Forze armate thailandesi

[IT] Dalla conclusione del Secondo conflitto mondiale, la storia della Thailandia è stata caratterizzata da un lungo succedersi di colpi di Stato, principalmente guidati dalle Forze armate. Questa costante si accompagna a un altro importante punto fisso della storia e del panorama politico e istituzionale thailandese: la monarchia. Queste due istituzioni hanno condizionato in maniera determinante la storia del Paese dell’Asia sud-orientale, spesso spalleggiandosi e rafforzandosi vicendevolmente.

Tagliata fuori: la critica situazione della sanità birmana dopo il colpo di stato

[IT] La situazione sanitaria del Myanmar è da tempo critica. Sebbene sin dal 2012 il governo si fosse proposto di raggiungere una copertura di base delle spese sanitarie entro il 2020, di fatto il mercato sanitario privato si è ampliato e la porzione di spesa coperta direttamente dal cittadino (chiamata comunemente spesa out-of-pocket) ha continuato a essere del 74%, poiché i consumabili, le medicine, gli esami e alcune operazioni specialistiche e chirurgiche gravano direttamente sulle tasche del cittadino anche quando ricorre alla sanità pubblica. Il Myanmar è il paese del Sud-est asiatico con la spesa out-of-pocket più alta.

Crisi nella crisi: l’impatto dei lockdown e le sfide all’assistenza umanitaria nello Stato Rakhine

[IT] Dopo un forte aumento del numero di casi confermati di COVID-19, verso la fine di agosto 2021 il tasso di nuove infezioni nello Stato Rakhine ha iniziato a calare, con meno di 300 nuovi casi registrati tra il 19 agosto e il 1° settembre. Come altrove, è probabile che il trend decrescente sia stato determinato dai lockdown e le limitazioni alla libertà di circolazione. Il 20 luglio, la United League of Arakan (ULA), il braccio politico della Arakan Army (AA), ha imposto alla popolazione dello Stato Rakhine due settimane di confinamento nel tentativo di frenare la diffusione del virus.

La proliferazione di armi leggere nella resistenza al Tatmadaw in Myanmar

[IT] Mentre il numero di morti dalla data del golpe si aggira a oggi attorno a 1150 e i conflitti armati si intensificano in tutto il paese, uno spettro aleggia sull’attuale panorama politico del Myanmar: la proliferazione di armi leggere e di piccolo calibro. La questione è emersa in tutta la sua rilevanza e multidimensionalità sin dal 1° febbraio 2021, data in cui il Tatmadaw – le forze armate del Myanmar – ha espanso le sue prerogative di governo oltre i limiti della costituzione (illiberale) che esso stesso aveva disegnato nel 2008.

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