[IT] In questi giorni due notizie hanno evidenziato i paradossi del settore finanziario cinese. Da un lato, l’Agricultural Bank of China sbarcherà alle borse di Hong Kong e di Shanghai il 15 luglio, ultima tra le quattro grandi banche di stato a essere quotata, al termine di un’offerta pubblica del valore di 19,2 miliardi di dollari americani, tra le maggiori mai realizzate. L’operazione, che fa della banca l’ottava al mondo per capitalizzazione di mercato, ha fatto notizia per la partecipazione della Qatar e della Kuwait Investment Authorities, che investiranno nella banca 3,6 miliardi di dollari complessivamente, segnalando una straordinaria attenzione dei paesi del Golfo per il mercato finanziario cinese.
[IT] Lo scorso 8 giugno l’Ufficio di informazione del Consiglio di stato – il governo nella Repubblica popolare cinese (Rpc) – ha pubblicato il primo Libro bianco su internet in Cina. Un buon punto di partenza per analizzare questo documento è soffermarsi sulla natura dell’ente che ne ha curato la pubblicazione. L’Ufficio di informazione è una peculiare articolazione dell’amministrazione cinese: funge al contempo da interfaccia pubblica dello Stato, e da vertice organizzativo del capillare sistema di propaganda che fa capo al Partito comunista cinese (Pcc). I Libri bianchi – pubblicati sin dal 1991 – sono quindi documenti significativi, ma non si prestano a letture affrettate.
[IT] Il 24-25 maggio si è svolto a Pechino il secondo round del dialogo strategico ed economico sino-americano, un processo avviato a Washington nel 2009. La delegazione americana, composta da più di 200 funzionari, era guidata dal Segretario di Stato Hillary Clinton, e dal Segretario al Tesoro Timothy Geithner. Si è trattato del più ampio vertice sino-americano di sempre, sia in termini di burocrazie coinvolte, sia di varietà di temi trattati, tanto da far riaffiorare i discorsi sul condominio mondiale tra i due paesi (G2).
[IT] Divenuta potenza nucleare nel 1964, la Cina ha aderito al Trattato di Non Proliferazione soltanto nel 1992, ma da allora si è mostrata molto attiva sul fronte della lotta alla proliferazione. Nel 1995 ha appoggiato il prolungamento indefinito del Trattato, nel 1996 ha contribuito alla negoziazione del Trattato per la messa al bando totale degli esperimenti nucleari (Ctbt) e nel 2004 è entrata a far parte del Gruppo di paesi fornitori di materiale nucleare, accettando le relative restrizioni.
[IT] La situazione nella penisola coreana sta assumendo per la Cina il profilo di un test politico di grande rilievo.
Il 26 marzo scorso un vascello della marina militare sudcoreana è affondato a seguito di un’esplosione che ha spezzato in due la carena della nave, provocando la morte di 46 marinai, circa metà dell’equipaggio. Il vascello si trovava di pattuglia nei pressi della Northern Limit Line, il confine transitorio fissato dalle Nazioni Unite nel 1953 per dividere lo spazio marittimo a ovest della penisola dopo la sigla dell’armistizio che pose fine alla Guerra di Corea (1950-53). La Corea del Nord non riconosce questa demarcazione, che la priva dell’accesso a ricche riserve di pesca alcune miglia più a sud, e i sospetti sull’affondamento si sono subito concentrati sui comandi militari della capitale nordcoreana, Pyongyang.