[IT] Il 17 luglio si è tenuta a Pechino la “Conferenza nazionale sul mantenimento della stabilità sociale”. Il 19 luglio il Renmin Ribao (Quotidiano del Popolo), organo ufficiale del Partito comunista cinese (Pcc), pubblicava un editoriale intitolato “Trovare una ‘cura permanente’ o una ‘soluzione temporanea’ per il mantenimento della stabilità” (weiwen de zhi biao he zhi ben, 维稳的“治标”和“治本”).
[IT] “Vendere”: quando a fine luglio è arrivato anche il verdetto degli analisti di Goldman Sachs e Maxim Group, il titolo Suntech era già nell’occhio del ciclone, tra operazioni spericolate, una frode da centinaia di milioni di euro, e ben due class action avviate dai soci di minoranza. Mentre l’azienda cinese passa al contrattacco e si dichiara vittima, e non colpevole, la procura di Brindisi indaga sulla grande truffa del fotovoltaico nel Sud Italia.
[IT] In un articolo uscito di recente sulla New York Review of Books, Perry Link sottolinea alcune questioni tuttora irrisolte nella vicenda di Bo Xilai. In particolare, egli chiama in causa un’innominata fonte cinese la quale, nel commentare le difficoltà causate da Bo al ‘ruling system’, avrebbe citato una vecchia affermazione di Liu Xiaobo: ‘Il potere di ogni funzionario ad ogni livello [in Cina] viene non dal basso, dal popolo, ma dai livelli più elevati nella struttura dell’autorità personale’.
[IT] Dopo l’annuncio del presidente Obama sul riposizionamento strategico delle forze aeronavali americane nello scacchiere dell’Asia-Pacifico, si sono infittite le notizie su possibili azioni militari virtuali da parte di hackers della Repubblica popolare cinese.
[IT] La crisi economica mondiale rallenta la crescita cinese: nel secondo trimestre il Pil è cresciuto “solo” del 7,6% su base annua (ma uno studio della Federal Reserve Bank di Dallas evidenzia come i dati siano sovrastimati, e che in realtà la Cina sta crescendo a un ritmo del 4-5% annuo); la produzione industriale fino a luglio è cresciuta a un tasso annuo del 9,2%, contro il 14% dello stesso periodo dell’anno scorso; l’indice della borsa di Shanghai è al livello più basso da tre anni a questa parte; le aziende, quando non chiudono i battenti, riducono i profitti e la manodopera, e accumulano scorte.