Il Partito comunista cinese svolge un ruolo cruciale nel tentativo di creare una metanarrativa sulla storia della Cina. I mezzi specifici utilizzati per raggiungere questo obiettivo sono stati analizzati dal punto di vista della politica, della storia e dell’ideologia. Il ruolo che giocano le “parole in codice” politiche in tale processo è ancora poco esplorato. Questo contributo colma parte di questa lacuna esplorando i concetti politici e ideologici più recenti che fissano i confini dei discorsi accettabili sulla storia. La nostra analisi si concentra su un articolo scritto dall’Istituto cinese per la ricerca storica e pubblicato nel numero di gennaio 2021 di Qiushi. Decodificheremo il significato che questo articolo trasmette ai politici e agli intellettuali nella Repubblica popolare cinese, svelando anche il significato che questo e altri testi simili potrebbero nascondere agli osservatori internazionali, che non godono di un accesso immediato alle fonti in lingua cinese.
This paper draws from the literature on social movements and utilises collective memory to examine interactions between structure and agency in transformative protest events.... Read More
“While Beijing has a vested interest in promoting a cease-fire and post-conflict stabilization, its current low-profile diplomacy suggests limited confidence in its ability to... Read More
Rientrato dai mesi trascorsi in Cina come primo titolare della Agnelli Chair of Italian Culture presso la Peking University, Romano Prodi ha parlato a lungo... Read More
Sin dall’insediamento in carica dell’attuale Primo Ministro Anwar Ibrahim nel novembre 2022, la Malaysia ha vissuto una fase politica inedita e, per molti versi,... Read More
“Beijing is trying to stabilize the relations with Washington to buy some time to further increase its tech and economic self-sufficiency. That’s more important... Read More
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