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Drivers of Global Change: Responding to East Asian Economic and Institutional Innovation

East Asia is the region to watch, not only because it contains the world’s most dynamic economies, but also because its combined rise and systemic innovation necessitate new reflections on governance at all levels, from local to global. Well aware as I am that ideas shape the world, I wish to express my gratitude to the distinguished scholars who have enthusiastically participated in this project and all those who have, since its inception, supported an exercise in foresight that may well prove decisive in the coming years.

A “post-carbon” diplomacy? Japan’s Southeast Asia conundrum

Coincidentally, Tokyo has been supportive of the region’s efforts to narrow development gaps among member states and to tackle emerging challenges, such as climate change and disaster risk reduction.

Genere e sesso, tra violenza e post-conflitto

[IT] La Risoluzione 1325 su donne, pace e sicurezza adottata nel 2000 dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha sicuramente contribuito a mettere in luce il ruolo delle donne nei conflitti contemporanei e il loro contributo fondamentale nei processi di pace. Nonostante siano passati più di vent’anni, però, rimangono importanti zone d’ombra e criticità. Come osserva in apertura di questo numero di Human Security Evelyn Pauls – Impact Manager presso l’LSE Centre for Women, Peace and Security – gran parte del (crescente) interesse di accademici, professionisti e decisori politici per il tema è ancora spesso inquadrato in chiave sessista e tende a ignorare le motivazioni e le esperienze delle combattenti donne, il che troppo spesso porta al ritorno e alla normalizzazione dei ruoli di genere tradizionali lasciando inascoltati i bisogni e le richieste di tutte quelle donne che hanno imbracciato le armi, allontanandosi dagli stereotipi della narrativa dominante.

Indonesia: il mercato più grande e sfidante del Sud-Est asiatico

[IT] L’Indonesia, con 270 milioni di abitanti, è il quarto stato più popoloso al mondo, e la sua economia, avendo raggiunto la soglia di 4000 dollari di PIL pro capite, rientra nella fascia a reddito medio-alto, avviandosi a diventare la quarta economia del globo nei prossimi trent’anni. Il Paese importa prevalentemente beni strumentali e intermedi e, con 1,7 miliardi di esportazioni, l’Italia è il suo undicesimo fornitore. È il risultato di un processo iniziato nel 2006 quando le esportazioni italiane erano inferiori ai 300 milioni di euro, e rafforzatosi nell’ultimo decennio, fino a portare l’Italia all’attuale posizione di secondo fornitore europeo dietro alla Germania. Questo rapporto approfondisce le opportunità offerte dall’Indonesia agli esportatori italiani sia di beni strumentali sia di beni di consumo, ambito in cui i risultati attuali (meno di 80 milioni di vendite nel 2019) sono nettamente al di sotto rispetto alle reali potenzialità del nostro Paese.

China as an Offshore Balancer in the Middle East and North Africa

Ten years after the Arab uprisings, China’s role in the Middle East and North Africa (MENA) region has become more prominent. Andrea Ghiselli and Maria Grazia Erika Giuffrida argue that China has adopted a strategy of offshore balancing to weaken US influence in that region without, however, making evident attempts to establish its own sphere of influence. They analyse China’s approach to Libya, Syria and Iran and draw important conclusions for how to understand China’s approach to regional crises, and regional and extra-regional actors.

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