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Innovazione, territori, istituzioni. Osservazioni sulla Cina

[IT] Il tema del cambiamento è centrale negli studi sociologici dei processi economici. Del resto, la sociologia nasce come la scienza della modernizzazione, ossia la disciplina che indaga il grande processo di trasformazione storica che ha profondamente modificato i rapporti tra economia-società-istituzioni. La sociologia economica, nella sua dimensione macro, si afferma poi come l’ambito disciplinare che osserva il consolidamento e il cambiamento delle formazioni economiche che emergono storicamente.

La lunga marcia verso l’autosufficienza: costruzione e aggiornamento del sistema nazionale d’innovazione in Cina

[IT] Il presente contributo intende offrire un resoconto critico di ciò che la ricerca sulle politiche d’innovazione in Cina ha messo in luce finora e tratteggiare le prospettive d’indagine più promettenti per il prossimo futuro.

Etiopia: una transizione interrotta

[IT] Dopo decenni di regimi autoritari e gravi violazioni dei diritti umani, le riforme attuate dal Primo Ministro Abiy Ahmed Ali in Etiopia a partire dal 2018 ambivano a promuovere una svolta liberale e avevano generato speranze di riconciliazione e rinnovamento sociale. Le elezioni generali previste per l’agosto del 2020 – in cui gli Etiopi sarebbero stati chiamati a scegliere i nuovi membri della House of People’s Representatives e i membri dei consigli degli stati regionali e dei consigli locali – avrebbero dovuto sancire una tappa significativa nella transizione democratica nel paese. Tuttavia, come spesso succede, un clima di apertura e le speranze che ne derivano sono facilmente compromessi quando le promesse che lo determinano vengono frustrate. La decisione del parlamento etiope di rimandare le elezioni a causa della pandemia di COVID-19 ne è un chiaro esempio.

Le elezioni presidenziali 2020 in Costa d’Avorio e la questione dei limiti di mandato in Africa

[IT] Il 31 ottobre 2020 i cittadini della Costa d’Avorio si sono recati alle urne per la terza volta consecutiva, dopo che la guerra civile scoppiata nel 2002 a causa dell’inasprirsi delle tensioni etniche tra il sud e il nord del paese causò la sospensione del calendario elettorale tra il 2000 e il 2010. Il Presidente in carica Alassane Ouattara è stato confermato con il 94% dei voti e un’affluenza pari al 54%. Una vittoria schiacciante riportata contro tre avversari: Henri Konan Bédié del Partito Democratico della Costa d’Avorio (PDCI) – già presidente dal 1993 al 1999, quando fu deposto da un colpo di stato militare – Pascal Affi N’Guessan del Fronte Popolare Ivoriano (FPI) fondato da Laurent Gbagbo – anche quest’ultimo presidente dal 2000 al 2010 e oggi ancora in stato di semi-libertà a Bruxelles dopo essere stato processato e assolto dalla Corte penale internazionale per i crimini commessi durante la guerra civile – e Kouadio Konan Bertin, candidato indipendente e “dissidente” del PDCI di Bédié.

Costruire la nazione, costruire la democrazia: il ruolo della tolleranza politica in India

[IT] L’India è considerata la più grande democrazia al mondo, una nazione multietnica benché frammentata. Quanto si tratta di teorie della democrazia e della nazione (nationhood), però, l’India rimane un rompicapo. Da Winston Churchill – che una volta affermò l’idea secondo cui “l’India è solo un’espressione geografica” – al sociologo politico Barringston Moore Jr. – che all’inizio degli anni Sessanta espresse apertamente dubbi sulle prospettive democratiche di un’India afflitta dalla povertà – molti osservatori occidentali hanno mantenuto una posizione per lo più pessimista sulla capacità dell’India di mantenere lo status di nazione unita e multietnica o di continuare a svilupparsi come una democrazia liberale e ben funzionante.

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